È stata inaugurata il 20 aprile e resterà aperta fino al 12 giugno la mostra “Imola Formula Uno 1963-2006: la storia continua”, al Museo “Checco Costa” dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola. L’esposizione è organizzata da IF Imola Faenza Tourism Company, in collaborazione con il Con. Ami, l’Historic Minardi Day, il Crame (Club romagnolo auto moto d’epoca), patrocinio del Comune di Imola e contributo di Dino Zoli Group, Scuderia Toro Rosso, Panini Motor Museum, Zanasi Group, Collezione Zanisi. I crediti foto/video sono di Foto Angelo Orsi, Archivio Actualfoto, Archivio S. Amaduzzi, Archivio Minardi, Archivio Brusa, Foto Minarini, RaiTeche.
«La mostra è un vero e proprio viaggio nel tempo, un percorso emozionale che ripercorre la storia della Formula 1 a Imola – spiega il curatore Matteo Brusa -. Si parte dalla Maserati 250 F di Manuel Fangio, che torna a Imola a 60 anni da quel luglio 1957 in cui girò sulla pista del Santerno, si arriva alla Ferrari di Michael Schumacher, vincitrice nel 2006 dell’ultimo GP di San Marino. La macchina di Fangio è stata una delle primissime F1 a girare nell’Autodromo, che era stato inaugurato appena 4 anni prima».
In mezzo ci sono la Cooper F.1 di John Surtees, la Ferrari di Michele Alboreto del 1985, le Minardi M185 (la prima formula uno della squadra di Gian Carlo Minardi), M189 e M193B, guidata da Pierluigi Martini in quel maledetto GP del 1994, l’ultima gara di Ayrton Senna e altre vetture ancora, in un allestimento che prevede video on board, locandine e immagini di tutte le edizioni del Gp di Formula 1 a Imola, spezzoni di interviste e preziosi contributi audio e video. Da segnalare, in particolare, il contributo di Angelo Orsi, attraverso il quale la mostra ricorda il campione brasiliano, di cui Orsi è stato fraterno amico.
Un evento di assoluto interesse, dunque, per il quale l’assessore all’Autodromo del Comune di Imola, Annalia Guglielmi, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato all’allestimento, sottolineando l’importanza della riscoperta delle radici. Dalle radici parte anche IF nella sua mission che punta sugli elementi forti del territorio per aumentare le presenze e le ricadute turistiche.
«Imola e Faenza sono due realtà complementari – sottolinea il direttore di IF, Erik Lanzoni – che insieme hanno potenzialità enormi. Siamo al lavoro, tra fiere ed eventi, per mettere in valore i cinque temi forti del nostro territorio: motori, natura e sport, benessere, enogastronomia, arte e cultura».
Al centro l’Autodromo, in cui nascerà entro l’anno l’hub turistico, sede di IF e cuore pulsante del sistema turistico dei 16 Comuni imolesi e faentini. «L’Autodromo ha costruito un pezzo fondamentale della storia dell’automobilismo mondiale – ha detto il sindaco di Imola, Daniele Manca -. Ma questa struttura non è solo passato. E’ presente e futuro. E anche il ritorno della Formula 1 non è un’ambizione superficiale, ma un progetto concreto, che si potrà e dovrà realizzare quando si verificheranno le condizioni per farlo».
“Imola Formula Uno 1963-2006: la storia continua” sarà accompagnata da una serie di eventi che svilupperanno il tema della mostra: il 1° maggio alle 16.30 è in programma un incontro/dibattito con il fotografo Angelo Orsi su Ayrton Senna, mentre il 3 maggio è fissata la presentazione del libro sui 110 anni dell’Alfa Romeo a cura di Daniele Buzzonetti, con la presenza di importanti personaggi del mondo della F1. Ricordiamo che il primo GP di F1 a Imola dell'”era moderna” (Gp Dino Ferrari 1979) vide la vittoria della Brabham di Niki Lauda, motorizzata proprio dall’Alfa Romeo.
Orari: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi h 10.00 – 18.00; martedì h 14.00 – 18.00
Biglietti: intero euro 6; ridotto euro 4
Redazione MotoriNoLimits