Flavio Briatore è stato ospite di Tutti Convocati su Radio 24 e ha parlato di F1, attuale e di ieri, dicendo come sempre quello che pensa senza giri di parole inutili. Partendo da Fernando Alonso nel suo periodo con la Scuderia. “La carriera in Ferrari? Tanto per essere brutale, i problemi che avevamo sono nati quando è arrivato il signor Mattiacci”. Così Briatore racconta la rottura tra Fernando Alonso e la Ferrari avvenuta nel 2014. E aggiunge: “Poi c’è anche da dire una cosa: abbiamo praticamente perso due campionati del mondo, non per colpa di Fernando, penso sia chiaro no? Perché ad Abu Dhabi è stata fatta una gran cazzata dal team. Questa è la verità. C’è stato un momento in cui sembrava che Fernando desse quasi fastidio. Nessuno capiva come mai una Ferrari, che non era esattamente competitiva, è sempre stata in una posizione importante sia in qualifica, sia in gara. Basta guardare i tempi, la differenza tra Fernando e Raikkonen. Abbiamo avuto un momento in cui sembrava che noi, Fernando gestito da me, avessimo dato quasi fastidio. Allora io dicevo di guardare i tempi tra Fernando e il numero due. Guardate i tempi adesso tra Vettel e il numero due. La macchina che aveva Fernando l’abbiamo portata a giocarsi un Mondiale, una macchina che il numero due non avrebbe portato neanche a giocarsi il sesto posto”.
Sempre sulla rottura tra Alonso e la Ferrari, Briatore aggiunge: “Quando siamo usciti dalla Ferrari c’era una situazione quasi di non più fiducia. E rompi, anche quando vedi che l’ambiente non ti protegge”. Briatore fa un appunto anche su Hamilton e dice: “Sono ragazzi questi qui, non sono robot, lo scorso anno Hamilton a fare il pirla, a fare il dj, ha perso il Mondiale”.
“La grande delusione è quest’anno, perché quest’anno stiamo peggio di due anni fa. Questo vuol dire che non sentono, non ascoltano non fanno e a me sembra impossibile, mi sembra una roba incredibile di non avere nessun tipo di performance da parte della Honda”. Flavio Briatore, che gestisce Alonso, si esprime così a Tutti Convocati su Radio 24 sulla difficile avventura del suo pilota con la Honda e aggiunge: “Ma tu pensi che quando noi abbiamo fatto l’accordo con la McLaren pensavamo sarebbe andata così? La Honda ha vinto i Mondiali con la McLaren, poi era uscita dalla Formula 1 perché Ron Dennis gli aveva rotto talmente tanto che ne erano usciti per non vederlo più. Io ho pensato che tornassero alla grande, perché qui si parla di investimenti stratosferici e io pensavo che mettessero la macchina più o meno a posto“.
Ferrari? “Non dobbiamo gufare” dice sulla gara in Australia e sottolinea: “Dobbiamo essere realisti, e vedere quel che succede. Ci ha sorpreso la Ferrari al primo GP. Onestamente io sono rimasto molto sorpreso. Non dimentichiamo però che un po’ di cazzate le ha fatte il team della Mercedes. Perché ti garantisco: se c’ero io al muretto, quella gara lì io la vincevo con Hamilton, te lo garantisco. Io l’ho sempre detto, Hamilton è un grande pilota, veloce, però subisce la pressione. Vediamo come va la Cina, perché il GP di Melbourne è strano, non è aerodinamico, è un po’ diverso da tutti gli altri. Ma se la macchina è buona lì, non è che poi sia pessima in Cina. Io credo che in Cina cominciamo a capire i valori in campo, per cui ci vuol poco. Io non so nulla delle prove di oggi, non so cosa sia successo, perché non ho alcun dato, però la Ferrari ha fatto un superlavoro. Perché non è che sei lì perché hai avuto una botta di c**o. È stato lì tutto il weekend, sono stati competitivi a Barcellona… Diciamo che sicuramente il passo della Ferrari di quest’anno è migliorato tantissimo rispetto all’anno scorso. Le distanze con la Mercedes si sono ravvicinate, vediamo. Direi che è una speranza“.
Facendo un salto alla MotoGP, che cosa pensa Briatore di Valentino Rossi, nel weekend in cui festeggia i 350 gran premi in carriera? “Io credo che Valentino sia invecchiato come invecchiano tutti, poi la differenza è che lì (in Moto GP, ndr) trovi sti ragazzini che ti mordono nelle ginocchia. Sono incazzati come delle bestie. Credo che Valentino sia un grandissimo campione, Valentino oltretutto mantiene tutto per l’Italia, se non ci fosse Valentino non so quanta gente si interesserebbe al Motomondiale, un po’ come Tomba. Da 2 milioni passi a 300mila, Valentino però se la gioca ancora. Se io fossi in lui e vedessi che non sono più competitivo, finirei quest’anno e basta, perché poi non puoi più. Io credo che in Formula 1 sia diverso perché c’è una macchina, ma lì sei a 2 mm a 250 all’ora dietro qualcuno. Per cui i riflessi hanno sollecitazioni incredibili. Valentino è stato ed è ancora il massimo: del motomondiale Valentino è il regista, il promotore, il produttore, ha fatto un po’ di tutto”.
E quando Valentino Rossi smetterà? “E’ come quando andavamo in Giappone con la Formula 1 ai tempi di Ayrton Senna, e quando è morto Senna i giapponesi per anni non hanno più visto la Formula 1 perché Senna era un po’ adottato da loro, aveva i motori Honda, correva per la McLaren, era un idolo, i suoi funerali sono stati una cosa pazzesca. Tutti gli sport hanno bisogno delle star, il Mondiale di Formula 1 deve essere concentrato sui piloti e non sugli ingegneri perché quella Mercedes lì, la dai a 7-8 piloti, ci vincono magari non i Mondiali ma le gare si”.
Redazione MotoriNoLimits