Quasi due mesi dopo aver deciso di lasciare la F1, Nico Rosberg non ha rimpianti. Anzi, parlando al World Economic Forum di Davos, ha fatto dichiarazioni che lasciano alquanto perplessi. “La vita è più di girare in tondo“, ha detto il 31enne. “Tutti devono trovare la loro strada e ciò che è meglio per loro. Per esempio, sono passati 11 anni da quando non scio, perché da contratto non ti è consentito farlo“.
Ma questo non significa che sarà in vacanza permanente, infatti ha già firmato come ambasciatore Mercedes e ha in programma di “andare a trovare bambini malati in ospedali tedeschi“. Ma potrebbe anche fare degli investimenti, “per esempio in auto elettriche“.
Qualunque cosa l’abbia portato a fare la scelta che ha fatto e qualunque cosa farà in futuro, dopo queste dichiarazioni una cosa è certa: la passione per le corse non ha mai fatto parte della sua vita, correre è stato un lavoro come un altro (anche se molto redditizio…), con un unico obiettivo: diventare Campione. E lasciare senza rimettersi in gioco. Quello che non capiamo è perché la Mercedes gli abbia affidato il ruolo di ambasciatore: è un bel ragazzo, d’accordo, è un Campione, ma non è un esempio di attaccamento al brand. Business, altro che passione… e se dopo tanti anni uno ha il coraggio di dire che fare il pilota, specie in F1, è solo girare in tondo, beh meglio che si sia ritirato.
Redazione MotoriNoLimits