Un GP del Brasile difficilissimo, corso in condizioni impegnative durato la bellezza di 3 ore, che ci ha regalato un Max Verstappen incredibile. Ha fatto divertire il mondo intero con staccate, rimonte, controsterzi nonostante una strategia azzardata da parte del suo muretto che gli poteva costare caro. Ci ha fatto rivivere un GP d’altri tempi. Il ragazzino, se gestito bene, ha davanti a sé un futuro importante a cui è impossibile dare un limite. Verstappen ha sfruttato al 100% tutto il potenziale della sua Red Bull che si è adattata benissimo alle particolari condizioni mettendo in risalto grip e carico aerodinamico della vettura.
Un Verstappen che ha surclassato Ricciardo, a parità di vetture e strategia. Devo dire che, ancora una volta, non mi trovo d’accordo coi commissari riguardo la penalità inflitta all’australiano (entrato in corsia box nonostante fosse chiusa in quell’istante): 5 secondi sono troppo pochi, il pit-stop gli avrebbe potuto regalare un vantaggio notevole se le condizioni fossero cambiate, pagando una penalità minima.
Tutto secondo copione in casa Mercedes. Lewis Hamilton vince e Nico Rosberg arriva secondo. Un Hamilton che è andato costantemente all’attacco in tutto il fine settimana. Lui doveva solo vincere. Più difficile la corsa di Rosberg – sotto il profilo psicologico – che aveva tutto da perdere.
La Ferrari saluta il Brasile col quinto posto di Sebastian Vettel. E’ stato bravo a recuperare la macchina senza riportare danni, al contrario di Kimi Raikkonen. Seb ha salvato un fine settimana non esemplare, dopo essere stato battuto in qualifica dal compagno. Dopo l’errore si è reso protagonista di una bella rimonta. Una corsa che ha regalato duelli importanti. La Force India ha consacrato il quarto posto nel Mondiale davanti alla Williams e la Sauber potrebbe aver salvato il bilancio – ai danni della Manor – anche se resta un GP in calendario. Aspettiamo Abu Dhabi per il gran finale, ma continuate a seguirci perché nei prossimi giorni approfondiremo alcune tematiche del fine settimana brasiliano.