Un GP degli USA che ha stravolto le previsioni della vigilia coi ritiri in casa Red Bull e Ferrari. C0m’era prevedibile Lewis Hamilton sta giocando tutte le sue carte per provare a ribaltare una situazione che lo vede inseguire il suo compagno di squadra, e ha conquistato la sua 50° vittoria proprio davanti a Nico Rosberg che, col 54° podio, raggiunge il suo boss Niki Lauda.
Una Ferrari che, indipendentemente dai giri veloci arrivati alla fine grazie alla scelta delle gomme, si conferma terza forza del Mondiale dietro a Mercedes e Red Bull. Sfruttando il problema tecnico capitato a Verstappen, avrebbe potuto rosicchiare qualche punto alla squadra di Marko, tutto vanificato dall’errore al piststop di Kimi Raikkonen. Al limite del regolamento l’azione del finlandese, che è rientrato in corsia box in retromarcia.
Bella la gara di Fernando Alonso che chiude al quinto posto, davanti ai diretti avversari della Toro Rosso. Ha guidato con grinta, segnando diversi giri veloci in successione. Nonostante le difficoltà in rettilineo, ha portato a casa un risultato prezioso per la McLaren-Honda, completato dal 9° posto di Jenson Button. Un Gran Premio stravolto nelle strategie: le gomme non hanno risposto come ci si aspettava e i team hanno cambiato i programmi in corsa. In casa Ferrari hanno usato anche le mescole Medium, mai utilizzate prima della gara.
Ci aspettano ancora tre round e potremmo arrivare all’ultimo appuntamento con ancora il Titolo da assegnare in casa Mercedes. Abbiamo visto in azione la Virtual Safety Car, ma continuo a trovare discutibile questo sistema di sicurezza: diversi piloti ne hanno tratto beneficio, tra cui anche Rosberg, ma ha danneggiato altri, tra cui Ricciardo. Avrei visto meglio la classica vettura di sicurezza. Vi dò appuntamento tra qualche giorno per il GP del Messico.