Lewis Hamilton ha conquistato la sua prima pole nel GP degli USA, la 58° in carriera, battendo di due decimi il compagno di squadra Nico Rosberg, suo rivale nella lotta al Titolo, con un vantaggio di 33 punti. Il tempo della pole di Hamilton (1:34.999) è il nuovo record della pista ad Austin. Dietro le due Mercedes, le due Red Bull di Daniel Ricciardo e Max Verstappen, su strategie diverse: l’australiano partirà infatti sulle supersoft, che assicurano più grip, sono più veloci ma hanno un maggior degrado, mentre Verstappen (come Hamilton e Rosberg) ha fatto il miglior tempo nel Q2 sulle più lente ma più durevoli soft.
Terza fila per le Ferrari, con Kimi Raikkonen ultimo a passare sotto la bandiera a scacchi e che proprio alla fine ha battuto Sebastian Vettel. A completare la top 10 la Force India di Nico Hulkenberg, le Williams di Valtteri Bottas e Felipe Massa e la Toro Rosso di Carlos Sainz. Delusione in casa McLaren, con Fernando Alonso fuori dalla top 10 e Jenson Button che non ha passato il Q1, con il team che gli ha fatto fare un unico giro lanciato sulle supersoft.
A proposito di pneumatici, domani sarà tutta questione di partenza e strategia, in una Formula 1 dove le gomme ricoprono un ruolo sempre più dominante, al punto di diventare un fattore-chiave anche in qualifica. E sarà anche questione di nervi: Rosberg ha la possibilità di fare il primo match-point, ma Hamilton è più deciso che mai a vendere cara la pelle e a lottare fino alla fine per riconfermarsi Campione. Con una variabile da tenere d’occhio: le Red Bull di Ricciardo e Verstappen, velocissime qui ad Austin e che non hanno la benché minima intenzione di stare a guardare… esattamente come le due Rosse. Considerazione a margine: che spettacolo il Circuit of The Americas!
Barbara Premoli