Giusto il tempo di fare i bagagli e lasciare la Malesia e via di corsa verso il Giappone, a Suzuka, per il 17° round della stagione, il GP del Giappone. Il Circus fa tappa in uno dei circuiti vecchio stile che piacciono tanto ai tifosi e anche ai piloti. Suzuka è un mix di curve lente – come l’Hairpin – e pieghe velocissime come la 130R. Il layout della pista si compone di 18 curve, dieci a destra e otto a sinistra, ed è lunga 5,8 chilometri. Per la natura del tracciato, il sistema di recupero d’energia a Suzuka sarà particolarmente importante: qui i sistemi ibridi garantiscono una potenza elevata, quantificabile, nelle simulazioni, in circa 3 secondi al giro. Insomma, tutto deve funzionare alla perfezione se non si vuole rimanere indietro!
Per questo round del campionato, il fornitore unico di pneumatici ha nominato le mescole più dure della sua gamma, esattamente come la scorsa settimana in Malesia. Carlos Sainz e Daniil Kvyat potranno contare su una gestione leggermente diversa delle mescole: Kvyat avrà 4 set di Hard e 2 di Medium, mentre Sainz ne avrà 3 di entrambi. Stessa scelta per quanto riguarda le gomme Soft: 7 set per ognuno.
Cosa aspettarci dall’appuntamento in Giappone? Sarà una gara impegnativa: la power unit, a Suzuka, è particolarmente importante e gira al massimo regime per circa il 65% del giro. Inoltre, sul grande rettilineo di 1,2 chilometri, si va a tutto gas per quasi 15 secondi di fila… Potenza e trazione saranno le parole chiave per il GP del Giappone. Carlos e Daniil scalpitano già e non solo perché guidare a Suzuka gli piace davvero tanto, ma anche perché, come ci hanno confessato, i tifosi e il sushi sono davvero favolosi da quelle parti! Ecco cosa si sono raccontati in vista del GP del Giappone:
Carlos Sainz: Il Giappone mi piace molto! La prima cosa che mi fa venire in mente sono i suoi incredibili tifosi… Mi entusiasma sul serio correre lì e godermi lo spettacolo degli appassionati giapponesi che ci sostengono con il loro tifo. Sono un popolo sempre così caloroso e rispettoso allo stesso tempo.
Daniil Kvyat: Sono d’accordo con te… i giapponesi sono fantastici! E la seconda cosa che mi viene in mente naturalmente è il sushi: delizioso! Mi piace moltissimo!
CS: Sì, piace tanto anche me! Ci sono dei posti dove lo preparano molto bene, li hai provati anche tu?
DK: Sì, a Londra mangio il sushi abbastanza spesso!
CS: No, intendevo qui a Suzuka: hai mai mangiato il sushi da queste parti!?
DK: Ah sì, ma certo, l’ho provato anche qui a Suzuka! Qui c’è un ottimo sushi-bar: è davvero molto caratteristico – dovresti chiedere al tuo ingegnere di pista! [L’attuale ingegnere di pista di Carlos è stato l’ingegnere di pista di Daniil nel 2014]
CS: Come no! Mi ci ha già portato l’anno scorso… un sushi buonissimo! Quindi possiamo dire che in Giappone i tifosi sono grandiosi, il sushi è fenomenale, e anche la carne è buonissima…
DK: Dai smettila, mi stai facendo venire fame!
CS: Parliamo un po’ del circuito allora. Per me è speciale!
DK: Sì, leggendario, direi!
CS: Nella mia lista dei circuiti preferiti penso che probabilmente se la gioca con Silverstone e Spa. Si tratta di un tracciato straordinario.
DK: Aggiungerei che in realtà è anche ben più stretto di quanto sembri in TV: in particolare le S [le Curve dalla 3 alla 6] sono molto strette e praticamente con una sola traiettoria possibile, quindi non puoi permetterti di sbagliare assolutamente nulla.
CS: L’anno scorso, nella mia stagione da rookie, quando ho scoperto la pista per la prima volta mi ha colpito molto il fatto che si fa tanto su e giù. Mi ricorda molto una di quelle strette piste inglesi, quelle in cui l’erba si trova appena oltre l’asfalto del tracciato… È uno dei circuiti più impegnativi. Credo che il Settore 1 sia davvero il top!
DK: Gli diamo 10 su 10, giusto?
DK: Mi piace anche la Curva 8, una curva molto veloce!
CS: Sì, la si affronta in sesta marcia, forse anche in settima…
DK: Eh sì, richiede una bella dose di concentrazione!
CS: Ricordo pure che l’anno scorso sul bagnato siamo stati entrambi molto veloci, giusto? Tu eri primo in FP2 e io ho chiuso in prima posizione la FP1.
DK: Vero, in effetti amiamo entrambi correre sul bagnato e l’anno scorso siamo stati abbastanza veloci! Siamo stati per un po’ i protagonisti della diretta TV, cosa che non guasta mai! Sono stato anche autore di un bel testacoda alla Curva 10… Forse avevo ancora un po’ di jet lag… Ho toccato l’erba apppena, appena con la mia ruota posteriore e poi sono immediatamente finito contro il muro… Non è stata una bella sensazione!
CS: Una zona particolare della pista è la curva a gomito [Curva 11], che non ha una sola traiettoria da poter seguire…
DK: Sì, è come se dovessi improvvisare un po’ per tutta la sua lunghezza. In realtà, questa stessa curva sul bagnato può diventare molto impegnativa. Poi c’è da ricordare anche la Spoon Curve [Curve 13 e 14], ottima per allenare i muscoli del collo!
CS: Soprattutto perché si tratta di una pista su cui si gira in senso antiorario, e quindi siamo costretti a caricare il lato più debole del collo. Una curva davvero molto diversa dal solito… Beh, a pensarci bene, tutte le curve di Suzuka sono piuttosto singolari e sono necessari un bel po’ di giri per comprendere appieno il circuito e padroneggiarlo.
DK: Sì, molte curve di Suzuka non si ritrovano in nessun’altra pista ed è per questo che è così speciale e divertente guidare qui. Poi la 130R è davvero grandiosa da affrontare sul bagnato.
CS: L’anno scorso l’ho presa quasi a tavoletta!
DK: Ma non completamente…
CS: No!
DK: E infine l’ultima chicane che si percorre tutta a cavallo del cordolo…
CS: … E un controllo di trazione complicato, in uscita. Quindi sì, tutto sommato, un bel posto dove andare a correre. Ci si vede lì!
Redazione MotoriNoLimits
CS: Sì, di sicuro.