La velocità mostrata in qualifica dalla Ferrari, la seconda fila e Hamilton che partiva dal fondo lasciavano sperare in un arrivo a podio. Purtroppo il GP del Belgio ha deluso le aspettative, vanificato dall’incidente alla prima curva che, tutto sommato, poteva avere conseguenze ben peggiori se le SF16-H fossero state costrette al ritiro. Sebastian Vettel ha chiuso 6°, precedendo di tre posizioni Kimi Raikkonen, 9° alla bandiera a scacchi, nella gara vinta dalla Mercedes di Nico Rosberg. Un incidente, quello con la Red Bull di Max Verstappen, che può essere interpretato sotto diverse angolazioni e punti di vista. Ciò che più fa rabbia è che le gare non si vincono alla prima curva e che davanti c’erano 44 giri. Poi safety car e bandiera rossa hanno mischiato le carte, in una gara ricca d’azione dall’inizio alla fine, ma che lascia l’amaro in bocca. Ma leggiamo le dichiarazioni dei protagonisti, che sono già con la testa al prossimo weekend, nel GP di casa, all’Autodromo di Monza.
Maurizio Arrivabene: ”E’ un vero peccato, oggi probabilmente avevamo il ritmo per terminare il GP con entrambi i piloti sul podio. Purtroppo però l’incidente alla prima curva ha rovinato la nostra gara. L’aspetto positivo, in tutto questo, è che nonostante fossero seriamente danneggiate le nostre macchine si sono dimostrate comunque veloci e robuste. E questo dà buone indicazioni per la gara di casa a Monza la settimana prossima. Inoltre la squadra ha lavorato con grande solidità e unità, sia in pista che a Maranello. Già da domani inizieremo quindi a pensare al GP d’Italia.”
Kimi Raikkonen: ”Dopo la partenza, alla prima curva, Sebastian non si è accorto che avevo una macchina all’interno: si aspettava che mi spostassi, ma io non potevo, così mi sono trovato bloccato tra lui e Max. Ci siamo toccati e questo ha compromesso tutto il resto della mia gara. E’ stata una corsa tutta in salita, il fondo della mia vettura era danneggiato, ma siamo riusciti comunque a recuperare alcune posizioni, abbiamo fatto del nostro meglio e non è stato facile. Non sono contrario ai duelli se sono corretti e a mio avviso quello che è successo all’Eau Rouge con Verstappen non lo è stato. Ero a velocità massima e sono stato costretto ad alzare il piede prima della curva 5, perchè lui mi ha tagliato la strada mentre cercavo di superarlo. Non ho mai avuto problemi simili con un altro pilota, se non avessi frenato lo avrei colpito a tutta velocità e ci sarebbe stato un brutto incidente. E’ difficile sapere come sarebbe andata senza il problema alla prima curva, difficile sapere quale fosse la reale velocità della nostra macchina, ma era andata bene per tutto il weekend. Questo non era il risultato che ci aspettavamo, è un peccato, ma a volte le corse vanno così.”
Sebastian Vettel: ”Oggi ero partito bene, prendendo la seconda posizione, ero davanti di mezza macchina e quindi avevo il diritto di traiettoria. Non riuscivo a vedere Kimi, che era nel punto cieco, e tanto meno Verstappen che stava ancora più a destra. Quindi credo che quello che Max stava cercando di fare non avrebbe funzionato comunque. Ovviamente lui non ha permesso a Kimi di spostarsi all’interno e a entrambi di passare la prima curva in modo normale. Ci siamo toccati tutti e tre e a me e Kimi è andata male. Naturalmente col senno di poi avrei lasciato più spazio, ma in quei momenti si pensa a uscire dalla curva e alla corsa. Io avevo lasciato spazio per Kimi, ma non per tre macchine. Max era partito male, stava perdendo terreno. Negli ultimi anni abbiamo imparato che se si va molto all’interno la pista non ti permette niente. Le vetture davanti hanno la priorità, e questa è una cosa che lui dovrebbe capire. A quel punto non c’era modo di entrare in curva senza toccarsi. Non credo che stia a me e Kimi cambiare quello che facciamo, ci rispettiamo l’un l’altro, è solo un peccato quando due macchine dello stesso colore si toccano.”
Barbara Premoli