Lewis Hamilton ha vinto per la prima volta il GP d’Austria, al termine di una gara combattuta e dopo un contatto all’ultimo giro con il compagno di squadra Nico Rosberg. Un errore commesso dal tedesco, per il quale è under investigation, anche per non essersi fermato viste le condizioni di pericolo. Un errore davvero stupido quello di Rosberg, che era al comando ma tallonato da Hamilton, e che avrebbe potuto accontentarsi dei 18 punti del secondo posto, ma ha preferito lottare, spingendo fuori pista l’inglese e poi toccandolo quando questo è rientrato in traiettoria.
Per i gravi danni all’ala, Roberg è poi stato superato non solo da Hamilton (alla 46° vittoria, la 3° della stagione) ma anche dalla Red Bull di Max Verstappen (al second0 podio, nessuno come lui sotto i 21 anni) e dalla Ferrari di Kimi Raikkonen (al 4° podio della stagione). Per ora con il 4° posto Rosberg mantiene la leadership, ridotta da 24 a 11 punti. Ma tutto dipende dalle decisioni dei commissari. Nel dopo-gara ha dichiarato di aver lasciato spazio a Hamilton, ma le immagini sono indiscutibili questa volta…
Ma è stata una gara in cui non ci si è certo annoiati, in cui Hamilton dalla pole ha preso il comando e già questa è una notizia, visto che quest’anno non aveva mai mantenuto la leadership partendo dalla prima piazzola. E subito veloce Rosberg, 5° alla fine del primo giro dopo essere partito 6° per la penalità-cambio. Dopo aver passato la McLaren di Jenson Button, il tedesco ha effettuato il pitstop per passare dalle ultrasoft alle soft, dopo 10 dei 71 giri previsti. Rientrato in pista 15°, a 30 secondi dal compagno di team, che è riuscito nell’impresa di gestire le ultrasoft per 21 giri, anche grazie alle temperature più basse rispetto agli scorsi giorni. la strategia è stata più che mai cruciale in questa gara, con Raikkonen che si ì fermato un giro dopo, passando da 2° a 6°, dietro alle Red Bull.
Sebastian Vettel invece è rimasto fuori prendendo il comando, dove è rimasto per 5 giri fino all’esplosione del pneumatico posteriore destro sul rettilineo principale (secondo le prime dichiarazioni Pirelli per detriti sulla pista). Non certo i botti e la torta che si aspettava per festeggiare i suoi 29 anni…
L’incidente ha fatto uscire la safety car, con Rosberg primo davanti a Hamilton, Max Verstappen, Daniel Ricciardo e Raikkonen alla ripartenza e le due Mercedes che hanno subito allungato sugli inseguitori, prima di fermarsi di nuovo, Hamilton per primo, a 19 giri dalla fine, per montare delle soft usate. E anche questo pitstop per l’inglese è stato lento e, assieme a un errore alla curva 2, ha permesso a Rosberg di restare davanti dopo la sua sosta il giro dopo, in cui ha montato le supersoft.
Le Mercedes hanno poi dovuto vedersela con Verstappen, che ha gestito le sue soft in modo impeccabile, 56 giri fino alla fine, prima di iniziare un duello che si è concluso con la collisione all’ultimo giro. Un episodio che, oltre a creare inevitabile tensione nel team, potrebbe rivelarsi decisivo a fine stagione: e onestamente non capiamo come un pilota esperto come Rosberg, che vuole diventare Campione, possa commettere degli errori così stupidi, senza pensare alle conseguenze che potrebbero avere sull’incolumità altrui, anche del compagno di squadra che – ormai è evidente a tutti – semplicemente odia!
Quinto posto per Daniel Ricciardo, che ha fatto una sosta alla fine per montare le ultrasoft. E grande 6° posto per Button (rimasto in 2° posizione per 7 giri) e la sua McLaren-Honda (dopata o con un altro motore?!?) , davanti a Romain Grosjean e a Carlos Sainz. L’incidente all’ultimo giro della Force India di Sergio Perez per un problema meccanico, ha promosso Valtteri Bottas al 9° posto e ha portato un punto alla Manor di Pascal Wehrlein. Tra gli altri ritiri, la Force India di Nico Hulkenberg, la Toro Rosso di Kvyat, la Williams di Felipe Massa e la McLaren di Fernando Alonso, che proprio tutto questo non se lo merita…
Adesso ci sarà molto di cui discutere, specie in casa Ferrari. Ma per il momento accontentiamoci di aver visto una bella gara, su un circuito corto ma che regala sempre grandi emozioni, con tanta gente su prati e tribune. Ah, gli imbecilli non hanno colore e nazionalità, è proprio vero: infatti oggi hanno fischiato e fatto dei fantastici e sportivissimi “booooo” al vincitore. Ma, come abbiamo commentato sui social, è una magra consolazione sapere che le bestie sono ovunque e non solo sotto il podio di Monza… anche nei civilissimi Paesi teutonici! Ci restano sospesi dei perché: perché l’hai fatto, Nico? E perché Ferrari avete rischiato così tanto con Vettel?
Barbara Premoli