Si è svolta venerdì mattina, presso la sede di corso Venezia, la presentazione del programma della nuova Commissione Mobilità dell’AC Milano. In apertura, il presidente Ivan Capelli ha ricordato come il Consiglio direttivo da lui guidato abbia fortemente voluto la ricostituzione della Commissione statutaria “per rilanciare il ruolo di ACM quale Ente territoriale propositivo e a difesa degli interessi generali della mobilità”.
La Commissione Mobilità, con i suoi lavori e con le sue proposte, coinvolgendo su tematiche specifiche gli esperti delle principali istituzioni e associazioni presenti sul territorio, intende individuare i punti critici del sistema della mobilità e dei trasporti non solo in Milano ma con uno sguardo esteso alla sua area metropolitana e alla sua acquisita dimensione regionale.
Di seguito, vari componenti della Commissione Mobilità ACM hanno sottolineato come il progresso tecnologico e le esigenze di una mobilità sostenibile abbiano accelerato in tutte le componenti del settore un processo di cambiamento che sta portando a una sempre maggiore integrazione dei diversi sistemi e a una maggiore possibilità per il cittadino di personalizzare gli spostamenti. Considerando la mobilità un sistema in cui tutti i modi di trasa porto sono chiamati a contribuire per la loro parte, perseguendo interessi generali, va rimarcato che l’automobile, da parte sua, svolge tuttora una insostituibile funzione sociale da difendere e riconoscere. Non va dimenticato, infatti, che il maggior utilizzo del trasporto pubblico lo si ha nella città di Milano con circa il 50%. Questo valore si riduce rapidamente più ci si inoltra ai margini della Città metropolitana, dove scende al 30 o 25%. A livello regionale non viene superato il 20%. E’ facile capire che, necessariamente, chi risiede dove la rete pubblica è meno densa o assente non solo può ma è costretto a utilizzare il mezzo privato.
Più in generale si può affermare che l’automobile diventa indispensabile: per famiglie a medio e basso reddito che hanno trovato condizioni insediative di minor costo (e quindi meno accessibili al trasporto pubblico), per particolari categorie di utenti come anziani, disabili e famiglie numerose, così come per diverse figure e condizioni professionali (artigiani, rappresentanti, medici, professionisti, ecc.). Inoltre oggi il mercato del lavoro postula per ogni categoria una elevata mobilità, nello spazio e nel tempo, che solo il mezzo privato può garantire, considerati gli elevati vincoli al cambio di abitazione.
L’automobile è la fonte di inquinamento che paga di più delle altre i costi ambientali che produce. Chi di fatto è costretto ad utilizzare la propria automobile, e che spesso è ingiustamente sul banco degli imputati, lo fa pagando ampiamente sia il costo del bene che usa, sia le esternalità che produce (congestione, inquinamento) attraverso accise, bollo, tariffe per il parcheggio, l’accesso a zone a traffico limitato, ecc. Va sottolineato che, come rilevato da un recente studio del Fondo Monetario Internazionale, in Europa e soprattutto in Italia la motorizzazione privata compensa più di ogni altra fonte di inquinamento il costo delle esternalità ambientali che produce. Tale internalizzazione, oltre agli standard europei sulle emissioni, ha anche contribuito, assai più del cambio modale e senza costi per le casse pubbliche, al miglioramento della qualità dell’aria che si è registrato a Milano e in Lombardia negli ultimi decenni.
Per l’efficienza complessiva del sistema della mobilità, il cui ambito deve per forza allargarsi a quello della città metropolitana se non addirittura regionale, è necessario che ci si occupi molto di più del trasporto automobilistico e delle sue interconnessioni con gli altri sistemi di trasporto, per ottenere risultati in termini di efficienza complessiva, miglioramento delle condizioni ambientali e innalzamento dei livelli di sicurezza. In questa direzione la Commissione Mobilità ACM avanzerà proposte per:
– Una maggiore qualità della rete stradale ordinaria esistente, adeguandola a nuove caratteristiche della domanda di traffico, migliorando la sicurezza della circolazione, eliminando condizioni conflittuali con l’ambiente circostante.
– La piena utilizzazione delle nuove infrastrutture autostradali (Brebemi, Pedemontana), con la realizzazione delle opere necessarie alla completa connessione con il resto della rete stradale e autostradale esistente e anche attraverso un riesame e ridefinizione del sistema tariffario.
– La trasformazione di un adeguato numero di stazioni e fermate delle reti di trasporto pubblico, soprattutto ferroviario, in centri di interscambio modale, per modificare la propensione dell’uso del mezzo individuale per gli spostamenti di medio lungo raggio. Ovviamente con un adeguato impegno che il trasporto pubblico garantisca regolarità, comfort, elevata frequenza, estensione giornaliera del servizio.
– Soluzioni per la sosta delle autovetture dei residenti, del traffico operativo e dei pendolari, trasferendo il più possibile lo stazionamento dalle strade ai parcheggi in struttura.
– La promozione della massima diffusione delle tecnologie in grado di consentire la possibilità di personalizzare gli spostamenti in funzione delle esigenze individuali di tempo e di economicità, a prescindere dal possesso e dalla disponibilità del mezzo di trasporto.
– La realizzazione a livello regionale di una rete di aree di servizio ad uso degli autotrasportatori, per la sicurezza e per spostare le merci da camion a mezzi ecologici per la distribuzione in ambito urbano.
Negli ultimi anni notevoli risultati sono stati ottenuti in termini sia di riduzione della sinistrosità stradale e delle sue conseguenze in termini di morti e feriti, sia di miglioramento della qualità dell’aria. Per proseguire e incentivare questi trend positivi, la Commissione proporrà rispettivamente:
– In tema di sicurezza stradale, di non ritenere più sufficienti, nelle politiche di prevenzione dell’incidentalità, azioni generiche di sensibilizzazione, regolamentazione e sanzione, ma di promuovere interventi mirati alle casistiche indicate dall’analisi degli incidenti: ogni tipologia di incidente va infatti studiata nel dettaglio per evitare che si ripeta. Analogamente specifiche azioni devono essere intraprese per contrastare l’aumentata percentuale di sinistri che interessano le cosiddette categorie deboli. Proposte verranno formulate dalla Commissione per la sicurezza dei pedoni e per il trasporto sicuro soprattutto dei bambini.
– In tema di ambiente, di ritenere inutili e dannose azioni volte alla limitazione, anche episodica, della circolazione di tutti i veicoli circolanti, ma, sulla base di una dettagliata e corretta analisi delle fonti inquinanti, valutare quali interventi strutturali possano favorire l’ulteriore risanamento ambientale.
Uno degli intenti della Commissione è anche la trasmissione di conoscenze per favorire una corretta informazione. In questa direzione vanno i contributi che i componenti della Commissione stanno proponendo attraverso gli strumenti di informazione ACM, in particolare la rivista sociale Via!, e i corsi di aggiornamento professionale che Acm propone da quest’anno all’Ordine Nazionale dei Giornalisti su vari fenomeni legati alla mobilità e ai trasporti. I primi due corsi in programma si terranno, presso la sede Acm, i prossimi 4 e 12 maggio sui seguenti temi: “Comunicare i fenomeni di inquinamento atmosferico: conoscenze e strumenti a disposizione dei mass media per interpretare e informare correttamente l’opinione pubblica sui dati della qualità dell’aria” e “Comunicare la sicurezza stradale: le conoscenze per informare sul corretto trasporto dei bambini in auto”.
La Commissione Mobilità è stata ricostituita nel dicembre dello scorso anno per volontà del Consiglio direttivo ACM guidato dal presidente Capelli assommando le competenze delle precedenti Commissioni Traffico, Giuridica e Tecnica. La coordina il prof. Cesare Stevan, professore emerito del Politecnico di Milano, e comprende eminenti studiosi del settore quali: Alberto Ansaldi, direttore Automobile Club Milano; Aldo Bardusco, docente di Diritto costituzionale; Gian Paolo Corda, docente di Progettazione urbanistica; Franco De Angelis, esperto di trasporti, già assessore del Comune di Milano e della Provincia di Milano; Michele Giugliano, docente di Inquinamento atmosferico, Politecnico di Milano; Giorgio Goggi, docente di Urbanistica, già assessore al Traffico del Comune di Milano; Marco Ponti, docente di Economia dei Trasporti; Lorenzo Rosti Rossini, ingegnere esperto di sicurezza; Edoardo Rovida, docente del Dipartimento di Meccanica, Politecnico di Milano; Chiara Somarè, avvocato in Milano; Giorgio Spatti, ingegnere esperto di trasporti e logistica. Segretario è Paolo Redaelli, responsabile comunicazione Automobile Club Milano. I lavori vengono condotti trasversalmente e prevedono approfondimenti specifici che, realizzati da sottocommissioni create ad hoc, coinvolgono di volta in volta ulteriori esperti provenienti dal mondo istituzionale e della ricerca.
Redazione MotoriNoLimits