All’Hungaroring la Formula 1 ci consegna un gran premio all’insegna delle sorprese, anche grazie alla particolare caratteristica del tracciato. In Ungheria l’enorme differenza di potenziale tra le Mercedes e le Ferrari emerso nelle giornate di venerdì e sabato si è completamente annullato in gara. Incredibile la rimonta della Rossa, nonostante temperature più basse, con le gomme che continuano a giocare un ruolo determinante nel risultato finale.
La Ferrari e Sebastian Vettel conquistano il secondo successo stagionale grazie a una partenza molto buona, anche se bisogna restare coi piedi per terra poiché le Mercedes restano il punto di forza. Certamente oggi le Frecce d’Argento non sono state esenti da errori importanti sia sul fronte della strategia sia dei piloti. Ancora una volta la partenza non è stata perfetta e abbiamo visto un Hamilton tanto nervoso quanto fortunato. In uno dei suoi weekend più neri, in cui ha rischiato seriamente di vedersi annullato il vantaggio in classifica nei confronti del compagno di box, proprio sul finale Nico è costretto a una sosta ai box aggiuntiva per sostituire la gomma forata dal contatto con un Ricciardo graziato dai commissari. Come già successo in Malesia, la Ferrari si è fatta trovare pronta.
Abbiamo assistito a una gara veramente difficile da decifrare, con un bel rimescolamento delle forze in campo. Peccato per Kimi Raikkonen, fermato da un problema di affidabilità quando era saldamente al secondo posto. La vittoria poteva essere una doppietta. Sul podio sono tornate così le due Red Bull, con un bel secondo e terzo posto di Kvyat e Ricciardo seguiti da Verstappen, quarto con la Toro Rosso, e dal quinto posto di Fernando Alonso con la McLaren che si lascia dietro la Mercedes di Hamilton. Fantastico il 5° dello spagnolo che ha lottato ad armi pari con Sainz conquistando questo posto non solo per demerito degli altri.
Male le Williams, come ci si poteva aspettare su un tracciato come questo. Certamente sapranno riprendersi dopo la pausa estiva con l’arrivo del Circus a Spa-Francorchamps e Monza. Gara con diverse penalizzazioni, sorpassi e contatti. Tutti ingredienti che ci stanno, vista la conformazione kartistica del tracciato. Quello che continua a lasciarmi perplesso sono le decisioni dei commissari. Il metro di giudizio non sempre è lo stesso.