Il nuovo Subaru Forester Lineartronic sarà disponibile in Italia nei tre allestimenti Sport Style (nuovo), Dynamic e Unlimited con il listino che parte da 35.890 euro. E’ così che, di solito, si conclude il testo di una prova su strada: con allestimenti e prezzi. Noi, nel caso della nuova Subaru Forester, al contrario, partiamo proprio da qui. E lo facciamo non perché siamo impazziti ma semplicemente perché, secondo noi, il rapporto qualità/prezzo di questa vettura, è davvero ottimo. Che le Subaru fossero delle vetture ok dal punto di vista della meccanica è ormai assodato ma che quelle di ultima generazione fossero diventate anche… belle, beh… questa sì che è stata una “bella” (passateci il gioco di parole!) sorpresa.
Ne è un esempio proprio il Forester MY15 che si presenta con un’estetica piacevole e moderna, offre una grande facilità di guida con doti da SUV e conferma la tradizionale sicurezza del Costruttore nipponico. Tre le grandi novità che accompagnano il lancio del nuovo Forester: il motore boxer diesel 2.0 da 148 CV e 350 Nm di coppia massima, aggiornato e ancor più prestazionale, il nuovo cambio automatico Lineartronic a 7 rapporti + AWD con ripartizione della coppia attiva, e il sistema X-Mode, quest’ultimo talmente facile da usare che garantisce ottimi risultati senza essere dei pilota esperti. L’X-Mode supporta il guidatore in condizioni di bassa aderenza, in up-hill (salita) e in down-hill (discesa) e si disinserisce automaticamente una volta superati i 40 km/h.
Tutto ciò lo abbiamo apprezzato durante il nostro test drive svoltosi fra le colline bolognesi e quelle modenesi dove il Forester, soprattutto all’interno di un crossodromo molto tecnico e impegnativo, si è disimpegnato con facilità e sicurezza. Insomma, andava dappertutto senza alcuna sofferenza. Il motore boxer, quattro cilindri, Euro 6, grazie alle numerose modifiche apportate (blocco cilindri a struttura aperta, l’uso della catena di trasmissione della pompa del carburante, aggiunta del sistema LP-EGR, basso rapporto di compressione, nuovi iniettori, turbocompressore ad alta efficienza, common-rail di quarta generazione e altro ancora) si è confermato leggero, compatto, molto reattivo, contraddistinto da basse vibrazioni e rumorosità, potente e molto ben equilibrato e, anche a occhio e croce, parsimonioso nei consumi. Il Lineartronic è un bel regalo fatto da Subaru ai suoi clienti non solo perché rende più piacevole la guida grazie ai suoi innesti fluidi e precisi, all’ottima linearità delle cambiate e, contemporaneamente, alla grande agilità, ma anche perché, finalmente, adesso il Forester può competere ad armi pari con le dirette concorrenti.
Il cambio Lineartronic, come tutti i cambi CVT, consente dei rapporti di rotazione tra albero primario (collegato con il motore) e secondario (collegato con le ruote) senza soluzione di continuità. Attraverso la variazione di diametro della gola di due particolari pulegge su cui scorre una catena di collegamento che determina le variazioni di giri tra il motore e le ruote. Ovviamente, trattandosi di una variazione lineare (da qui anche il nome del cambio) i rapporti di rotazione risultano essere praticamente infiniti. Questo permette di avere una progressione nella marcia assolutamente fluida, priva di scossoni, senza interruzione della coppia motrice e con l’enorme vantaggio – in alcune particolari condizioni di marcia – di poter accelerare utilizzando la progressione della rapportatura del cambio, mantenendo fermo il regime di rotazione del motore. Questa condizione, unita a un limitato attrito interno, consente al cambio Lineartronic di competere, e spesso di vincere, nei confronti del cambio manuale in tema di consumi.
L’unico neo che gli si può attribuire è il fatto di non garantire, come un cambio tradizionale, eccessi di accelerazione nella guida più sportiva. Inserendo un’infinità di marce nella progressione della velocità, infatti, il Lineartronic, è più fluido, ma meno rapido nel salire di velocità di un cambio manuale (che si basa su determinati e fissi rapporti) e anche di un tradizionale cambio automatico con convertitore di coppia (che, dal canto suo, ha un elevato consumo di energia per la sua logica di funzionamento). A disposizione 7 rapporti pre-programmati nella centralina che corrispondono a sette posizioni stabilite delle pulegge.
L’accelerazione diventa più pronta, il feeling di guida più sportivo, e il piacere di guida ne trae ottimi benefici. Lo stesso tipo di marce virtuali viene utilizzato anche se il cambio è utilizzato manualmente con i paddle al volante: i rapporti di trasmissione delle 7 marce sono elettronicamente programmati nella centralina di gestione indipendentemente, in questo caso, dalla posizione del pedale dell’acceleratore.
Il controllo manuale del cambio attraverso i paddle può essere fatto in qualsiasi momento: è sufficiente azionare i paddle in salita o in scalata, per far sì che il cambio si posizioni automaticamente sulla marcia “virtuale” più vicina a quella attualmente inserita. Se, dopo alcuni secondi, non si azionano più i paddle, il cambio torna automaticamente in gestione automatica (Drive). Se invece si sposta la leva sul tunnel centrale in “M” (Manual), allora la gestione delle cambiate viene affidata esclusivamente al guidatore (rimane comunque la protezione sia dal fuorigiri che dal sottocoppia).
L’AWD (Simmetrical All Wheel Drive), poi, continua a essere il fiore all’occhiello dei prodotti Subaru; dopotutto, dal 1972 a oggi, non per nulla si vendono più di 14 milioni di vetture Subaru con questo sistema di trazione integrale! Le migliori sensazioni, tuttavia, le abbiamo avute salendo a bordo del nuovo Forester dove, grazie soprattutto all’ottima qualità dei materiali, ai sedili comodi e ben curati e all’enorme spazio a disposizione di tutti i passeggeri, si intuisce subito di aver fra le mani un ottimo prodotto. Il più fortunato è sicuramente il guidatore che ha tutto sotto controllo, grazie a una posizione di guida ottimale (leggermente rialzata), una buona visibilità, strumentazione di facile lettura e comandi a portata di mano che permettono di utilizzare la radio, il sistema bluetooth collegabile direttamente allo smartphone e il sistema Subaru Starlink con nuovo display da 4,3 pollici, quest’ultimo di facile utilizzo.
Ultima considerazione del tutto personale, da chi non è nata off-roader e preferisce sempre avere le quattro ruote ben piantate per terra (possibilmente sull’asfalto!): l’inizio della prova nel crossodromo è stato letteralmente… da urlo! Ma il nuovo Forester MY15 ci ha convinti al punto tale che, dopo due giri con istruttore alla guida, ci ha trasmesso talmente tanta fiducia e sicurezza che abbiamo chiesto (con grande stupore dei presenti) di prendere il volante e non è andata bene ma di più! E poi consentiteci una punta d’orgoglio: il massimo è stato accettare la sfida, vincere i timori e fare per la prima volta la prova del twist (che sembra facile quando la fanno gli altri…) sui tronchi appositamente posizionati: sudori freddi, massima attenzione, occhi, piedi, orecchie, mani sollecitati al massimo (per il timore non di farci male ma di fare anche solo un graffio alla macchina…) e soprattutto, indicazioni millimetriche e grande coraggio da parte degli istruttori. Obiettivo raggiunto, due volte. Merito loro, un pochino anche nostro, e in primis di una vettura su cui niente è stato lasciato al caso. D’altronde non sarebbe una Subaru, no?
Barbara Premoli