Scivola via veloce il GP d’Austria, con la nuova doppietta targata Mercedes. Questa volta è Nico Rosberg ad avere la meglio sul compagno di squadra che chiude al secondo posto, davanti a Felipe Massa e Sebastian Vettel. Un Nico Rosberg perfetto in tutto il weekend, che prende la testa della gara a pochi metri dal via mettendosi alle spalle Lewis e il ferrarista, per non lasciarla più fino alla fine. Come era prevedibile le due Mercedes fanno la gara, con Vettel che prova a tenere il ritmo girando castamente su tempi cronometrici interessanti, a pochi decimi da Hamilton.
I pitstop della top 4 vengono aperti da Nico Rosberg al 34° giro, seguito da Massa, Hamilton e Vettel, che si ferma per passare alle soft al 37° passaggio. Un problema con la posteriore destra, che si ripete per la seconda volta quest’anno, lo fa scivolare fuori dal podio, alle spalle dell’ex-ferrarista. Una sosta non perfetta neanche per il Campione del Mondo che tornando in pista pizzica la linea bianca. Come già sabato in Q3, un Hamilton che sotto pressione qualche imprecisione la commette. Un errore indolore poiché la penalità di 5” da scontare a fine gara gli garantisce comunque il secondo posto, visto il vantaggio sulla Williams. Con le soft Rosberg firma anche il giro più veloce in gara, 1.11.235.
Sebastian Vettel, con l’unica Ferrari rimasta in gara dopo il crash di Raikkonen con Alonso al primo giro, prova il tutto per tutto chiudendo a 6 decimi da Massa, davanti a Bottas, Hulkenberg, Maldonado, Verstappen, Perez e Ricciardo.
Molto bella la rimonta di Sergio Perez che dalla retrovie risale fino alla 9° piazza e il 6° posto di Hulkenberg completa l’ottimo weekend della Force India. Ancora punti importanti per la Toro Rosso con Max Verstappen, autore di un bel sorpasso ai danni della Red Bull di Kvyat, che chiude all’8° posto, con Daniel Ricciardo che si era arreso tra i lunghi rettilinei del Ring anche alla Lotus motorizzata Mercedes di Pastor Maldonado.
Un GP che sarà ricordato anche per il record di penalizzazioni (70 posizioni in totale) date ai piloti McLaren, Toro Rosso e Red Bull per la sostituzione della Power Unit, una parte delle quali tramutata con drive-through e stop&go di 10 secondi. Un record che di questo passo potrebbe essere nuovamente battuto e che fa capire i problemi di Honda e Renault, rendendo difficile agli appassionati la lettura della gara e dei risultati.