In un’intervista rilasciata a Canal Plus, Philippe Bianchi ha parlato delle condizioni di Jules, in coma dal drammatico e assurdo incidente di Suzuka del 5 ottobre scorso. “Prima di tutto Jules è vivo, questa è la cosa più importante per noi“, ha detto il papà di Jules. “Sta combattendo con le armi che ha. I progressi neurologici però non sono quelli sperati. Ogni mattina, quando ci svegliamo il nostro pensiero va alla vita di Jules, ma pensiamo anche alla sua morte perché dobbiamo farlo. Finché c’è vita c’è speranza, anche se dopo un po’ anche noi aspettiamo un miracolo. Ogni giorno è sempre più difficile“.
In questo weekend più che mai piloti e team ricordano Jules, ora ricoverato a Nizza, che proprio nel GP dello scorso anno qui nel Principato conquistò quell’8° (poi diventato 9°) posto grazie al quale l’allora Marussia, oggi Manor è rimasta a galla. Per ricordare Jules il team ha distribuito un braccialetto rosso, indossato per tutto il fine settimana dagli uomini della squadra.
Sentir dire da Philippe che le condizioni di Jules sono stazionarie spacca in due: da una parte Jules c’è, è vivo; dall’altra quei progressi sperati per ora ancora non si vedono. Ma stiamo già vivendo un miracolo. Ora deve solo completarsi. Noi continuiamo a crederci, anche se scrivere queste righe fa un gran male e vedere le foto di un anno fa ancora di più… E chissà che la vicinanza con la sua Formula 1 non gli faccia bene! #ForzaJules e #ForzaPhilippe… non smettere di crederci adesso!
Barbara Premoli