A sette giorni dal Gran Premio di Austin, il Circus arriva a Interlagos, un circuito storico della Formula 1. La tappa brasiliana è caratterizzata da uno dei tracciati più corti del campionato e, oltre a problematiche tecniche, è sempre influenzata dalla variabilità atmosferica. Anche per questa tre giorni è infatti attesa la pioggia, che potrebbe complicare le scelte dei team. In caso di pista asciutta, la Pirelli porterà Medium e Soft; siamo davanti a una gara aperta a diverse soluzioni.
Ovviamente il tutto è finalizzato alla Mercedes e alla lotta interna tra Hamilton e Rosberg. Dopo Austin, il vantaggio di Lewis su Nico è arrivato a 24 punti. Ho la sensazione che ormai tutto sia già programmato, come ho già analizzato nei giorni scorsi. Dopo la gara di Spa-Francorchamps, il team ha creato gerarchie ben precise per il bene della scuderia, dell’immagine e degli investimenti fatti in questi anni. Hamilton è predestinato a vincere questo Mondiale. Negli ultimi appuntamenti abbiamo visto come uno dei due si prenda la pole e l’altro vinca la gara. Per me, anche la tranquillità con cui Nico ha accettato la sconfitta una settimana fa è un ulteriore segnale.
Ci prepariamo a un Gran Premio del Brasile con due interrogativi: chi vincerà tra Hamilton e Rosberg? Chi si aggiudicherà il terzo posto nel Mondiale Costruttori? Come dicevo prima, il gradino più alto del podio (salvo problemi tecnici) è una questione Mercedes. Non vedo altri attori che potrebbero impensierirla. Arrivati a questo punto il terzo posto tra i Costruttori è praticamente cosa fatta per la Williams, nonostante i punti doppi di Abu Dhabi. Alcuni team sono ormai già impegnati sulla prossima stagione. La Ferrari in questo momento ha grandi problemi nel presente. Lasciamoli lavorare e osserviamo con attenzione le prove che stanno facendo.