7-9 novembre 2014 – Autodromo Jose Carlos Pace (Interlagos), 4,309 km, 71 giri, 305,909 km – Giro record: 1.11.473 (Juan Pablo Montoya, BMW-Williams, 2004) – limite di velocità nella pitlane: 80 km/h in prova, qualifica e gara – Orari in TV: venerdì 7 prove libere 1 ore 13:00-14:30 (diretta Sky Sport F1, differita RaiSport 2 alle 17:30); prove libere 2 17:00-18:30 (diretta Sky Sport F1, differita RaiSport 2 22:00); sabato 8 prove libere 3 ore 14:00-15:00 (diretta Sky Sport F1); qualifiche ore 17:00 (diretta Sky Sport F1, differita Rai 2 ore 23:20); domenica 9 gara ore 17:00 (diretta Sky Sport F1, differita Rai 2 ore 21:45).
Il penultimo round del Mondiale 2014 vede i team arrivare su uno dei circuiti più corti ma impegnativi in calendario, l’Autodromo Jose Carlos Pace, a Interlagos, nella città di San Paolo, seede del GP del Brasile.
Benché il tracciato sia lungo solo 4,309 km, il secondo più corto in calendario dopo Monaco, nelle sue 15 curve racchiude moltissime sfide. Si gira in senso antiorario sulla pista stretta lungo un anfiteatro naturale, i cui profili offrono una combinazione impegnativa di curve tecnicamente difficili da bassa e media velocità, collegate da rettilinei e curvoni high speed, molte con camber negativi, il che aumenta la sfida.
Una delle caratteristiche della pista sono le irregolarità, che quest’anno potrebbero essere un po’ migliorate dalla nuova asfaltatura completa, che dovrebbe facilitare la ricerca dell’assetto.
L’altra componente che entra in gioco per il set-up è l’altitudine. Con i suoi 800 metri, Interlagos il circuito più alto dell’anni e l’aria più rarefatta in passato ha portato a una diminuzione di potenza nell’ordine del 7/8% rispetto al livello del mare. Sarà interessante vedere cosa faranno i team con le nuove power unit per mitigare questi effetti. L’altitudine influenza anche l’aerodinamica, per cui i team useranno pacchetti da alto carico. La mancanza di grip aerodinamico rende necessario avere un buon grip meccanico. L’ultima variabile è ovviamente il meteo e le condizioni in questo periodo dell’anno sono sempre difficili da prevedere.
La decima vittoria di Lewis Hamilton lo scorso weekend nel GP degli USA ha aumentato il suo vantaggio in classifica sul compagno in Mercedes Nico Rosberg. La lotta per il Titolo Piloti si intensifica, quindi, ma non si potrà chiudere qui in Brasile e, vista l’imprevedibilità di Interlagos, la sfida sarà ancora più intensa e tutta da seguire.
Curiosità
Questa sarà la 42° edizione del GP del Brasile e la 32° a Interlagos. La prima gara qui si svolse nel 1973, su una pista di 7,96 km e fu vinta dal pilota locale Emerson Fittipaldi. La gara si spostò sul Jacarepagua di Rio nel 1978 prima di ritornare a Interlagos nel 1979 e 1980. Ritornò a Rio per 9 anni tra il 1981 e 1989. Dopo le modifiche al tracciato, ridotto a 4.3 km e alle strutture, il GP tornò definitivamente a Interlagos nel 1990. L’attuale configurazione di 4,309 km è in uso dal 2000.
Record di vittorie qui per Alain Prost, 6, ma solo una a Interlagos, nel 1990, con la Ferrari. Le altre nel 1982, 84, 85, 87 e 88 arrivarono a Jacarepagua, la prima con la Renault, le altre con la McLaren.
Quattro i successi di Carlos Reutemann (due a Rio e due a San Paolo) e Michael Schumacher (1994, 95, 2000, 2002).
Team di maggior successo la McLaren, 12 vittorie, 4 a Rio e le altre a Interlagos. Otto qui anche per la Ferrari, ma solo 2 a Rio.
Quattro dei piloti attuali hanno vinto il GP del Brasile: Raikkonen, Massa, Vettel e Button, ma solo gli ultimi due hanno vinto più volte – Massa nel 2006 e 2008, Button nel 2010 e 2011.
Il successo di Massa nel 2006 lo fece diventare il quinto pilota brasiliano a vincere il GP di casa, dopo Ayrton Senna (1993 e 1991), Nelson Piquet (1986 e 1983), Carlos Pace nel 1975 e Fittipaldi nel 1973-74. Solo Piquet ha un successo a Rio.
Il Brasile ha schierato 30 piloti in F1. Quello che ha disputato più gare in casa è Rubens Barrichello, 19 a Interlagos, miglior risultato 3° nel 2004 con la Ferrari.
A livello statistico, la pole non è importante qui. Da quando fu introdotto l’attuale layout nel 2000, la gara è stata vinta dalla prima posizione solo 3 volte; entrambe le vittorie di Massa arrivarono dalla pole, come quella di Vettel dello scorso anno.
Giancarlo Fisichella ha il record per aver vinto dalla posizione più arretrata: nel 2003, sotto il diluvio, dall’8° posto. Una gara caotica interrotta dalla bandiera rossa vide premiato Raikkonen, ma nel dopo-gara la vittoria fu assegnata al pilota della Jordan, che ricevette il trofeo due settimane dopo nel round successivo, il GP di San Marino a Imola.
Due le zone di DRS: la prima ha il detection pont all’apice della curva 2, con l’activation 20m dopo la curva 3. La seconda ha il detection pont 30m dopo la curva 13, con l’activation point 60m dopo la curva 15.
Barbara Premoli