Riconosciuto colpevole dalla FIA di aver tenuto una condotta di guida spericolata e incosciente, Sergio Perez dovrà scontare una penalità di 7 posizioni in meno in griglia nel GP del Brasile. Nel primo giro della gara di ieri ad Austin, il pilota della Force India F1 è finito contro la Sauber di Adrian Sutil, mettendo fine alla gara di entrambi e causando l’ingresso della safety car. I commissari gli hanno quindi inflitto le 7 posizioni in meno e tolto 2 punti per aver causato la collisione. Come si legge sul comunicato FIA: “Il pilota della macchina #11 [Perez] non poteva pensare di completare la manovra. La sua collisione con la macchina #99 [Sutil] è stata spericolata“.
Perez ha descritto l’incidente, in cui ha toccato anche la Ferrari di Kimi Raikkonen, come “sfortunato”. “Ho fatto la manovra su Adrian alla curva 15 quando ha lasciato la porta aperta, quindi sono passato all’interno, poi Adrian ha iniziato a chiudere e ho cercato di frenare forte e più tardi di lui. Facendolo non sono riuscito a evitare Kimi, che mi ha fatto finire contro Adrian. Non mi aspettavo che Kimi fosse lì“.
Una gran rabbia per Sutil, che era scattato dalla 9° posizione, frustrato per aver perso l’opportunità di andare a punti con la Sauber (che oltretutto potrebbe sostituirlo nel 2015, dopo aver ingaggiato Ericsson): “Un vero peccato e una delusione, anche perché senza senso”, ha detto Adrian. “Speravamo in un buon risultato e a causa di un’azione avventata e sciocca abbiamo perso tutto“.
Comunque lasciano davvero senza parole i commenti del messicano che in pratica dà la colpa a tutti tranne che a se stesso per quanto accaduto, senza nemmeno avere il buon gusto (e l’intelligenza) di ammettere una responsabilità evidente. E c’è ancora qualcuno che si chiede perché Ron Dennis e la McLaren l’abbiano cacciato a fine 2013 dopo un solo anno di contratto…
Barbara Premoli