Altro GP, altra qualifica ma il risultato non cambia. Dopo il dominio mostrato nelle tre sessioni di prove libere, la Mercedes conquista anche le qualifiche sul Circuit of The Americas, monopolizzando la prima fila (16° pole e 10° prima fila su 17 gare), con Nico Rosberg, autore della nona pole position stagionale (la 13° in carriera), con accanto il compagno di squadra Lewis Hamilton, battuto per 0.376 secondi, dopo un secondo run impeccabile da parte del tedesco.
Una beffa per Hamilton, evidentemente deluso al termine dell’ora, dopo aver dominato tutte le sessioni di libere, ma che nulla ha potuto contro un problema ai freni, iniziato dopo un bloccaggio nel Q1 all’anteriore sinistra. Rosberg è subito balzato al comando su Hamilton nel primo run in Q3 (dando più di 1 secondo all’inglese) e ha poi migliorato di oltre 2 decimi nel secondo tentativo e conquistando la pole con un tempo di 1.36.067. Hamilton ci ha provato, segnando anche il miglior tempo nell’ultimo settore, ma senza riuscire a migliorarsi. Da notare che Rosberg, che oggi sembrava volare, senza concedersi il minimo errore, è stato il primo a scendere sotto il muro dell’1.37 nel Q2 e che il suo tempo della pole è inferiore di 0.271 s rispetto a quello 2013 di Vettel.
Nico Rosberg: “That was really a great team effort today. Starting from pole here in the US is obviously good – but it’s tomorrow that counts so there is still some way to go. Together with my engineers we found a great setup which made me feel very comfortable in the car at the end of Qualifying. At the beginning of Q1 I had a lot of understeer but we had different opportunities to explore in terms of changing that. We decided to change the front wing flap angle which worked out perfectly, so I was really able to push a lot through the corners. Now I look forward to tomorrow as I had some good long runs on Friday which allowed me to focus a bit more on the race with my setup”.
Lewis Hamilton: “It wasn’t the easiest of qualifying sessions for me today but I’m still starting from second place and we can have a good fight from there tomorrow. The problem was with the left front brake which was down on temperature and kept locking. Once you lose that confidence and rhythm under braking, it’s very difficult. It is a potential issue for the race but I’ll talk to our guys now and we can have a good look at it. Hopefully we can try and sand down the disc a little and then tomorrow should be better. The vibration that I had was just a minor flat spot so I’m not worried about that. Nico did a great job this afternoon and at the end I couldn’t get close to him so I’ll have to try and make it up tomorrow in the race”.
Sul “podio del sabato”, di nuovo Valtteri Bottas, che ha battuto di 3 decimi il compagno di squadra Felipe Massa con una Williams molto competitiva qui ad Austin e che conquista la seconda fila, davanti alla Red Bull di Daniel Ricciardo, 5°.
Accanto all’australiano domani scatterà la Ferrari di Fernando Alonso, davanti alla McLaren di Jenson Button, che domani sarà arretrato però di 5 posizioni per la sostituzione del cambio. Ottava la seconda McLaren di Kevin Magnussen, che ha battuto di un decimo la Ferrari di Kimi Raikkonen.
Giornata positiva per la Sauber, per la prima volta nel Q3 quest’anno grazie ad Adrian Sutil, che ha fatto un solo tentativo (a differenza degli altri nove piloti), chiudendo 10°.
Undicesima la Lotus di Pastor Maldonado, che non è riuscito a entrare nel Q3 dopo aver perso un paio di decimi nella penultima curva. Alle sue spalle, le Force India di Sergio Perez e Nico Hulkenberg. Solo 14° la Toro Rosso di Daniil Kvyat, che domani sarà arretrato di 10 posizioni in griglia per la sostituzione di una componente della power unit.
Per 5 centesimi di secondo Jean-Eric Vergne non è riuscito a passare nel Q2 e ha chiuso 15°, davanti alla Sauber di Esteban Gutierrez.
Diciassettesimo tempo per Sebastian Vettel, che ha completato un solo run sulle soft e che domani parturà dalla pitlane, per la sesta power unit. Un problema che, tolte Mercedes e Williams, toccherà protaicamente tutti i team da qui ad Abu Dhabi. A chiudere la classifica, la Lotus di Romain Grosjean, che ha commesso più di un errore nel suo ultimo run,
bloccando l’anteriore sinistra prima di entrare nel curvone a sinistra in fondo al rettilineo di ritorno, uscendo di pista.
Qualifiche in cui la strategia-gomme ha avuto un peso notevole, soprattutto in ottica gara. Ne avranno di cose su cui riflettere i team nei briefing post-qualifiche, ma soprattutto dovranno studiare anche la posizione di partenza: qui ad Austin, infatti, il lato pulito è quello della pole. Un problema in più per Hamilton (e anche Alonso), che deve difendere e, se possibile incrementare, il suo vantaggio in classifica.
Considerazione finale: non sappiamo a voi, ma a noi ha messo una gran tristezza non vedere le quattro Cenerentole rosse e verdi…
Barbara Premoli