Quarto e ottavo posto per la Ferrari nel GP di Singapore di oggi. Fernando Alonso ha concluso ai piedi del podio dopo una bella battaglia che lo ha visto combattere con i due piloti della Red Bull, mentre Kimi Raikkonen si è classificato 8° perdendo due posizioni negli ultimi 2 giri a causa delle gomme usurate con le quali si è ritrovato a fare i conti.
Uno dei colpi di scena della gara è avvenuto ancora prima del via, quando Nico Rosberg non è riuscito a partire nel giro di formazione ed è stato costretto a prendere il via dalla pitlane. Alla partenza Alonso è scattato molto bene, riuscendo a entrare alla prima curva al 2° posto. Lo spagnolo, tuttavia, è andato lungo nella svolta a sinistra vedendosi costretto a cedere la posizione a Sebastian Vettel.
Prima di metà gara le cose si erano messe nel modo migliore per Fernando, che era riuscito a salire fino al secondo posto, alle spalle di Hamilton, leader indiscusso della corsa. Poi però un incidente tra Sergio Perez e Adrian Sutil ha costretto la direzione gara a fare entrare la Safety Car e questo ha penalizzato la Ferrari che, a differenza delle Red Bull, era ancora con gomme supersoft ed è stata costretta ad anticipare la sosta per approfittare della situazione con entrambi i piloti. Fernando nei 24 giri finali si è ritrovato dietro alle vetture di Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo essendo, di fatto, impossibilitato a sorpassarle. Poco dietro Raikkonen è risalito fino al 6° posto prima di venire superato da Jean-Eric Vergne (Scuderia Toro Rosso) e Sergio Perez (Forca India), che avevano gomme fresche. Il finlandese ha dunque 8° ottavo.
Marco Mattiacci: “Oggi la gara avrebbe potuto regalarci un risultato migliore, perché grazie alla pronta reazione della squadra dopo il deludente esito del Gran Premio di Monza siamo stati competitivi per tutto il weekend. Il ritmo era buono e con la strategia Fernando era riuscito a guadagnare un secondo posto, sfumato poi nel corso della gara. Kimi è stato ostacolato dal traffico e dal degrado degli pneumatici, e pur avendo fatto una buona partenza non è riuscito a guadagnare le posizioni che aveva recuperato. La variabile Safety Car ha modificato le proiezioni della strategia, condizionando l’esito della corsa. Tuttavia siamo fermamente convinti che la strategia per vincere è solo poter contare su una vettura competitiva. Ora andiamo via da Singapore con dei progressi all’attivo: in questo senso Suzuka sarà un banco di prova molto interessante perché ci offre la possibilità di approfondire il lavoro di sviluppo nelle aree in cui vogliamo migliorare”.
Fernando Alonso: “Con il senno di poi è facile chiedersi come sarebbe andata se non avessi commesso l’errore in partenza e se la Safety Car non fosse entrata in quel preciso momento, ma nel complesso mi sento soddisfatto di questo weekend, perché siamo stati competitivi e abbiamo potuto lottare con le vetture di testa. L’ingresso della Safety Car a volte può aiutare, ma credo che in questo senso oggi abbiamo avuto un po’ di sfortuna, perché in quel momento stavamo cercando di assicurarci la seconda posizione e la strategia era buona. Per noi non c’erano molte alternative, perché se fossimo rimasti fuori con ogni probabilità la sosta per le Soft ci sarebbe costata più posizioni. Anche se sul finale non sono riuscito a superare, il fatto di essere stati competitivi fino alla fine conferma che è stato fatto un passo avanti. Adesso a Suzuka – un circuito vero – avremo un quadro più chiaro di dove siamo”.
Kimi Raikkonen: “Oggi in gara è stato davvero frustrante, perché nonostante fossimo veloci non siamo riusciti a finire dove avremmo voluto. La mia partenza è stata buona, ho recuperato un paio di posizioni e tutto funzionava alla perfezione. Dopo la prima sosta ho perso una posizione su Felipe e da quel momento in poi sono rimasto bloccato dietro ad una delle due Williams per tutta la gara. Tutte le volte che riuscivo ad avvicinarmi purtroppo perdevo carico aerodinamico sul posteriore, in più il degrado degli pneumatici era elevatissimo. E’ un vero peccato perché non mi sono mai trovato nelle condizioni di poter fare la mia gara, anche se sapevamo già che la velocità sul rettilineo è il punto di forza dei nostri avversari. Non sono felice per questo ottavo posto, ma il lato positivo del fine settimana è che abbiamo visto dei miglioramenti. Sono certo che se d’ora in avanti non avremo problemi le cose andranno meglio”.
Pat Fry: “Qui a Singapore la prestazione offerta delle due F14 T ci ha sorpreso positivamente, mai in questa stagione ci eravam avvicinati tanto al vertice. Le caratteristiche tecniche della pista, il lavoro di sviluppo, il talento dei nostri piloti e l’adattamento della nostra vettura alla mescola più morbida sono alcuni degli elementi che spiegano il buono stato di forma dimostrato nel weekend. Seppure molto incoraggianti, questi segnali non sono sufficienti per quelli che sono gli obiettivi della squadra, ed è stato un vero peccato vedere sfumare il secondo posto di Fernando a causa della Safety Car. Con Kimi purtroppo non siamo riusciti a tirare fuori il meglio dalla vettura: aveva il potenziale per ottenere un risultato migliore se non fosse stato per l’undercut di Massa e poi malgrado avesse pneumatici più freschi non aveva la velocità di punta per superare Bottas sul rettilineo. Insieme a Monaco questa è una pista dove è difficile superare e l’ingresso della Safety Car può cambiare le carte in tavola. Ora a Suzuka avremo un’altra opportunità e ancora una volta cercheremo di lottare con le Red Bull e soprattutto con le Williams per il Campionato Costruttori”.
Barbara Premoli