La settimana di pausa tra il GP d’Italia e quello di Singapore ha portato con sé la decisione della FIA di ridurre significativamente le indicazioni che i team possono fornire ai piloti attraverso la radio. La FIA ha, infatti, deciso di interpretare in modo più restrittivo l’articolo 20.1 del Regolamento Sportivo che sancisce come il pilota debba guidare la vettura “da solo e senza aiuti esterni”.
Certe comunicazioni radio, a partire da Singapore, saranno dunque considerate “aiuti esterni”. Da quanto la FIA ha lasciato intendere, ma ancora in assenza di linee guida precise, saranno vietate tutte le informazioni sul consumo di carburante così come i messaggi a proposito di settaggi e regolazioni che possano migliorare le prestazioni della vettura. Attualmente i piloti compiono dalle due alle tre regolazioni al giro, su indicazioni che per lo più arrivano dagli ingegneri che monitorano la situazione attraverso la telemetria. Allo stesso modo non si potranno più comunicare in quali curve o settori migliorare, né sarà consentito dare indicazioni al pilota sullo stato delle gomme o sulle azioni da compiere durante il giro di formazione. Il pilota avrà comunque alcune di queste informazioni attraverso il display LCD sul volante (di cui peraltro tre team non dispongono) mentre la FIA ascolterà e registrerà tutte le comunicazioni, vigilando anche sui messaggi in codice. È stata promessa tolleranza zero, con possibili penalità da cinque secondi pronte a fioccare.
Tra le comunicazioni che la FIA tollererà, il richiamo al pilota a rientrare al box per il cambio gomme, gli ordini di squadra relativi allo scambio di posizioni tra compagni, gli avvisi di potenziali pericoli presenti in pista e le informazioni sul traffico.
Gli uomini dei team stanno studiando l’impatto di questa nuova Direttiva Tecnica in materia di radiocomunicazioni e analizzando i possibili scenari che si potrebbero materializzare in pista. Restano ancora alcuni dubbi soprattutto per questioni relative alla sicurezza: alcune indicazioni, ad esempio legate allo stato di freni e delle gomme, sono tra quelle proibite ma che in certi casi potrebbero evitare pericolosi incidenti.
Come comportarsi allora? In attesa di ulteriori chiarimenti dalla FIA, solo la pista dirà quanto questa nuova regola condizionerà l’andamento delle gare. Solo un dubbio: ma se la FIA tollererà “gli ordini di squadra relativi allo scambio di posizioni tra compagni”, allora tanto vale, no? A che serve modificare la regola se poi i team possono sempre e comunque influenzare il risultato finale? Una presa in giro… almeno questo lasciano prevedere le premesse. Staremo a vedere.
Barbara Premoli