Brembo annuncia l’avvio della costruzione di una fonderia di ghisa in Michigan, in un’area adiacente ai nuovi stabilimenti di Homer, dando inizio, anche negli Stati Uniti, al processo di integrazione verticale della propria capacità produttiva. I lavori inizieranno nel 2015 e si concluderanno nel 2017, consentendo di localizzare tutte le fasi di produzione in un unico sito e garantendo, così, una migliore efficienza del processo.
Grazie a un investimento di 74 milioni di euro (100 milioni di dollari), la nuova struttura, una volta a regime, avrà una capacità fusoria di circa 80.000 tonnellate annue. La fonderia, assieme agli uffici tecnici e al magazzino, si estenderà su una superficie di 30.000 mq e assicurerà 250 nuovi posti di lavoro fra le sedi di Homer e di Plymouth.
La realizzazione di un polo integrato in Michigan conferma e rafforza l’interesse dell’azienda per il mercato nord americano, che ha registrato un fortissimo incremento negli ultimi cinque anni e si appresta a diventare il primo mercato di riferimento per Brembo entro la fine del 2014.
«Dopo la realizzazione del quartier generale americano e del centro di ricerche a Plymouth nel 2010, e a due mesi dall’inaugurazione dell’espansione dello stabilimento di Homer, è stato oggi approvato un altro significativo investimento, che rafforza il legame tra Brembo e gli Stati Uniti, uno dei più importanti mercati dell’automotive al mondo», ha dichiarato il Presidente di Brembo Alberto Bombassei. «La diffusione crescente delle piattaforme globali tra i costruttori di veicoli, ci spinge a ricercare la migliore integrazione possibile tra le diverse fasi della catena del valore, replicando il modello produttivo adottato da tempo in Italia, e più di recente in Polonia e Cina».
Gli investimenti saranno finanziati attraverso la generazione di cassa del Gruppo e usufruiranno di incentivi promossi dallo Stato del Michigan e dal Michigan Economic Development Corporation.
Barbara Premoli