La Formula 1 sta forse vivendo uno dei suoi momenti più difficili, tra crisi economica, calo dell’audience e aumento inesorabile dei costi. Ogni giorno leggiamo proposte per cercare di ridurre i costi, con allarmi importanti dalla maggior parte dei team che lamentano la difficoltà nel chiudere i budget. “Credo che in questo momento la F1 sia avvolta in una grande confusione. La parte economica sta influenzando pericolosamente tutte le scelte e le decisioni in vista del domani”, commenta Gian Carlo Minardi a www.minardi.it “Escludendo tre o quattro team, tutti gli altri sono in grande difficoltà. Come risolvere questa situazione non è facile. Le scelte tecniche intraprese hanno peggiorato certamente la situazione”.
L’ultima proposta per ridurre i costi sarebbe quella di togliere nuovamente i test stagionali, riducendo anche le giornate pre-campionato. “Bisogna mettersi intorno a un tavolo e trovare soluzioni concrete e intelligenti. Non palliativi. La Formula 1 va ridisegnata, dalle regole sportive a quelle tecniche, creando più spettacolo e riportando tutto il Circus più vicino ai tifosi. Non credo sia l’eliminazione più o meno di prove la strada giusta per ridurre i costi”.
L’innalzamento dei costi e la crisi mondiale, con un relativo calo di presenze di sponsor, ha portato a far lievitare i debiti, arrivando a toccare cifre da capogiro per alcuni team. “Non credo che davanti a certi indebitamenti sia possibile mantenere uno schieramento di partenza degno della massima espressione dell’automobilismo mondiale e il perdurare di questo disinteressamento del pubblico potrebbe fare perdere ulteriori entrate derivanti dai diritti televisivi. Necessitano quindi urgentemente nuove regole, a mio parere prevalentemente sportive che portino radicali cambiamenti. La Formula 1 si deve interrogare apertamente sulle problematiche che minano il sistema e trovare delle soluzioni serie e non piccole variazioni come meno prove, terza macchina clienti, ecc”, conclude il manager faentino.