Venticinque macchine in pista con team e piloti di alto livello sono qualcosa che nell’automobilismo tricolore a ruote coperte non si ricordava da anni. In Riviera, il Campionato Italiano GT è sì cominciato con due turni di prove libere in cui hanno prevalso le auto del Cavallino Rampante, ma è proprio una delle R8 LMS ultra di Audi Sport Italia a braccare le 458 Italia di Matteo Malucelli e Alessandro Pier Guidi al termine di sessioni in cui i migliori sono stati racchiusi in 5-6 decimi di secondo. Il poker di piloti dei quattro anelli domani in qualifica e nella prima delle due gare previste è intenzionato a farsi subito valere. Saranno Dindo Capello e Marco Mapelli a qualificare la macchina per la corsa di domani e i colleghi Emanuele Zonzini e Thomas Schoeffler per quella di domenica.
Il primo turno pomeridiano aveva subito posto in evidenza le Ferrari 458 Italia, che si sono aggiudicate tre delle prime quattro posizioni con la sola Porsche del team campione in carica Ebimotors in grado di inserirsi tra le rosse al 3° posto. Miglior tempo per Alessandro Pier Guidi con un 1’36.169 che ha dato il la alla stagione indicando subito che quest’anno si farà sul serio dal punto di vista della performance, anche grazie alle nuove gomme Pirelli: il suo tempo subito si faceva notare per essere appena un decimo distante dalla pole più veloce del GT3 del passato, record ottenuto dalla Porsche 911GT3R di Paolo Ruberti (1’36.044) e che ha resistito dal 2011. Le Audi si sono piazzate all’8° e 9° posto, con la vettura di Mapelli di soli 7 centesimi davanti a quella di Capello ed entrambi a caccia della miglior messa a punto. Nel secondo turno la Ferrari di Malucelli abbatteva il primato di Ruberti con un ottimo 1’35.919, con cui si metteva alle spalle Pier Guidi. Ma stavolta la più pericolosa avversaria per le rosse era un’Audi, terza con un ottimo Marco Mapelli che al primo giorno in seno al team di Emilio Radaelli marcava un 1’36.220 che migliorava anche di 6 decimi il miglior giro mai ottenuto da un’Audi GT3 a Misano in passato in prova, appartenente a Capello. Nei suoi giri l’astigiano cercava di rimediare a un assetto che alleggeriva troppo l’avantreno, ma senza gli effetti sperati, terminando 12°.