Un weekend ungherese iniziato tra grandi problemi di assetti vettura è finito imprevedibilmente, ma stra-meritatamente, in una giornata di gioia e orgoglio per Gianni Morbidelli e la Muennich Motorsport, visto che sono bastati solo sei tentativi dal ritorno nel Mondiale del pesarese perché centrasse il primo successo nel WTCC. L’ex-pilota di F1 è partito in prima fila sulla griglia invertita di gara 2 dopo il 9° posto ottenuto in qualifica ed è riuscito a tenersi all’interno mentre i rivali lottavano tra loro, consentendo così a Morbidelli di infilare tutti alla prima curva. La Honda di Tiago Monteiro e la Chevrolet di Hugo Valente fin dal primo istante si accodavano al paraurti posteriore della Cruze nera dell’italiano. La vettura con la livrea Camozzi-AllInkl.com sfruttava al meglio le gomme anteriori nuove per tenere un gran ritmo fino al giro di boa di metà corsa. A quel punto la tortuosa pista di Budapest cominciava a mettere in crisi tutti e il ritmo si alzava, concedendo al portoghese in 2° posizione di provarci con Morbidelli. Ma, con l’avvicinarsi della bandiera a scacchi, il marchigiano non si faceva intimorire nemmeno quando la sua Cruze e la Honda entravano in contatto, dando così al muretto box della Muennich Motorsport l’opportunità di celebrare il primo successo da quando ha ricevuto la nuova RML Chevrolet Cruze.
In gara 1 l’italiano era partito 9° per trovarsi rapidamente 13° al via con difficoltà nello sfruttare il launch control, che non avrebbe poi usato in gara 2. Gli ci sono voluti sorpassi grintosi su Hugo Valente, Rob Huff e James Thompson, mentre Tom Chilton si è fermato al box per un problema, per riprendersi la posizione di partenza, ma a quel punto il rivale più diretto Tom Coronel era già avanti 4 secondi e l’olandese della Chevrolet ha lievemente ampliato il gap su Morbidelli nella seconda parte della corsa.
Gianni Morbidelli: “Non trovo ancora le parole per far capire ai fans, alla stampa, a tutto il paddock WTCC quanto sia felice sa per questa incredibile vittoria. Non mi stancherò di dire come questo sia qualcosa da condividere col mio amico e team principal Rene Muennich, che questo programma lo ha voluto, con Dominik Greiner, col mio nuovo ingegnere Charles Hodge (che mi ha anche portato fortuna col suo arrivo), col mio capo meccanico, con tutti i ragazzi. L’Ungheria resterà un fine settimana indimenticabile, abbiamo patito sottosterzo per tutte le prove, quindi sapevo che le mie chance di vincere e fare uno scherzo alle Citroen pur partendo dalla prima fila in gara 2 non erano certo enormi. Ma uno che fa questo mestiere deve provarci e volevo cominciare a dare una sterzata a questa stagione così difficile fino a oggi. Al confronto con gara 1 le cose sono un po’ migliorate grazie a una modifica all’assetto sul retro della vettura fatto dal mio tecnico, e non ha certo fatto male avere gomme nuove davanti. Però a metà gara eravamo di nuovo in calo di ritmo e allora ho dovuto ricorrere a tutta la mia esperienza passata per tenere a bada la Honda di Tiago. Man mano che il tempo passava restavo 1° e non ho più mollato la posizione anche quando con Tiago per poco non ha buttato tutto alle ortiche con un contatto a poche curve dalla fine. Devo anche ringraziare Tom Coronel che con la sua Cruze ha fatto miracoli per tener dietro le Citroen che sarebbero state altre cienti scomode… Dopotutto ha collaborato alla vittoria di un’altra Cruze! Scherzi a parte, non mi illudo che questo di oggi pomeriggio sia il metro con cui valutare le performance del WTCC: in prova forse avremo ancora da lavorare già fra una settimana, ma con questa vittoria possiamo metterci al lavoro per recuperare competitività con la massima tranquillità“.
Barbara Premoli