Con una serie di giri impressionanti sotto il muro dei 2.03, il Campione del Mondo in carica della MotoGP Marc Marquez conquista la seconda pole stagionale e lo fa con una dimostrazione di forza da far impallidire tutti gli avversari. Sullo stesso tracciato sul quale un anno fa da esordiente fece registrare la sua prima pole e la sua prima vittoria nella classe regina, il 21enne di Cervera abbatte il suo stesso record col crono di 2:02.773.
Al secondo posto il suo compagno di squadra nel Repsol Honda Team, Dani Pedrosa, con un ritardo di 289 millesimi. Particolarmente in forma nella Q2, il tre volte campione di Sabadell ha dato l’impressione di poter esser l’unico ad avvicinarsi e a poter reggere il ritmo forsennato del giovane talento. Che il COTA sia una pista ‘amica’ della Honda lo si vede dal terzo posto agguantato in extremis da Stefan Bradl (LCR Honda MotoGP). Il tedesco del team di Lucio Cecchinello ha fatto registare anche la velocitàa di punta più elevata di 336,8 kmh.
Appena dietro, troviamo la prima Open in griglia, quella di Aleix Espargarò. Lo spagnolo del team NGM Forward Racing per poco non sfiora il colpaccio della prima fila dopo essersi ‘salvato’ nella prima cesoia della Q1 vinta da Alvaro Bautista, in cui ha rischiato di subire il ritorno della RCV1000R di Scott Redding (GO&FUN Honda Gresini). Il maggiore dei fratelli si è comunque tolto la soddisfazione di tenersi dietro le M1 ufficiali.
Jorge Lorenzo è 5°, a quasi mezzo secondo dal rivale e leader del Mondiale, davanti per 1 solo millesimo al compagno di squadra Valentino Rossi. Il pesarese della Movistar Yamaha MotoGP dimostra di non aver ancora digerito questo sistema di qualifiche-sprint non riuscendo a dare il meglio di sé nel giro secco. Dovremo aspettare la gara di domani per vedere se il nove volte campione potrà rimanere attaccato ai due fuggitivi di testa come accaduto in Qatar.
Al 7° posto la prima delle Desmosedici dell’inglese Cal Crutchlow. Il neo-acquisto del Ducati Team è riuscito a strappare un ottimo crono, migliorandosi parecchio nella Q2, nonostante le difficoltà incontrate nei minuti cruciali della sessione. In ottava posizione Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) è stato sempre presente e costante all’interno della top ten, confermandosi un vero punto di riferimento per il suo team su questo tracciato che la sua moto non riesce proprio a digerire.
Ci si aspettava forse qualcosa di più, specie per quello fatto vedere durante le libere di ieri e di questa mattina, dai due italiani della Ducati, Andrea Iannone e Andrea Dovizioso. Divisi da appena 4 millesimi l’uno dall’altro, gli alfieri di Borgo Panigale hanno faticato nel momento decisivo, non riuscendo a staccarsi dai loro rispettivi crono delle sessioni precedenti.