Al Salone Maserati ha presentato Alfieri, una concept car 2+2 che celebra il 100° anniversario del marchio. Alfieri è un prototipo da sogno ma realistico e completamente funzionante, che fa capire molto del DNA del design delle future Maserati ed è infatti stata progettata per aprire le porte al futuro della Casa del Tridente. Contraddistinta da un design straordinario, Alfieri porta il nome del più eminente dei fratelli Maserati, il genio dell’ingegneria meccanica che fondò le “Officine Alfieri Maserati” a Bologna cento anni fa. Alfieri è stata creata da un gruppo di giovani e talentuosi designer sotto la direzione di Marco Tencone presso il Centro Stile Maserati di Torino, con la supervisione di Lorenzo Ramaciotti.
Nell’anno del suo 100° anniversario Maserati è un’azienda in ottima salute. Un ambizioso piano che ha preso il via nel 2013 con la presentazione dei modelli Quattroporte e Ghibli sta trasformando la Casa automobilistica italiana in un importante interlocutore nel segmento delle sportive premium. Le vendite sono aumentate del 150% in un anno, passando dalle 6.200 unità del 2012 alle 15.400 del 2013. Oggi Maserati è una protagonista globale del settore automobilistico, con una gamma completa di modelli che include due berline a quattro porte, due GT sportive, quattro motori (V8 e V6 Twin Turbo, V8 NA e un turbodiesel), due differenti architetture (AWD ed RWD) e un SUV che arriverà a breve, nei tempi già annunciati.
Alfieri viene presentata nel momento migliore per esprimere l’orientamento di prodotto e l’originale design Maserati. Se le nuove Quattroporte e Ghibli hanno dato l’impressione che l’azienda sia più orientata verso le berline quattro porte sportive e di classe superiore, i designer Maserati, con il concept Alfieri, ricordano a tutti che Maserati vanta un notevole retaggio sportivo e una tradizione unica nel settore delle GT straordinarie.
Come tutte le concept, l’Alfieri ambisce a diventare una realtà: è stata concepita, progettata e creata con un approccio assolutamente realistico. Secondo Lorenzo Ramaciotti “Alfieri è il punto di congiunzione tra 100 anni di storia gloriosa e il futuro che si spalanca davanti a noi. Sinceramente non posso dire che nei prossimi due anni quest’auto entrerà in produzione, ma certamente vedremo qualcosa di simile“.
Il processo di design ha avuto inizio in estate, quando i designer hanno ricevuto l’incarico di concepire da zero una concept per il Centenario della Maserati. Fra varie proposte sono emersi gli schizzi da cui ha avuto origine l’attuale Alfieri. Una fonte di ispirazione per i designer è stata una delle auto più affascinanti di tutti i tempi: la Maserati A6 GCS-53 disegnata da Pininfarina nel 1953. Ancor più che una rara auto da corsa per gentlemen driver, la A6 GCS-53 era un capolavoro di design. Fu l’ultima auto disegnata dalla allora Carrozzeria Pinin Farina su un modello Maserati, prima del ritorno nel primo decennio del ventunesimo secolo con la Quattroporte e la GranTurismo, ed era semplicemente mozzafiato per le sue proporzioni e caratteristiche estetiche: il minuscolo abitacolo quasi posato sulle ruote posteriori, il cofano infinito e i lunghi parafanghi dalle curve sensuali e allungati tanto da incontrare il posteriore contribuirono a creare un’icona del design automotive.
Alfieri è ovviamente ben più che un’interpretazione futuristica della A6 GCS-53. La storia del design Maserati è diversificata e incoraggia i designer a guardare avanti piuttosto che al passato: “Con l’Alfieri volevamo mostrare i percorsi che intraprenderemo in futuro“, sostiene Ramaciotti. “L’auto esprime forte aggressività in un contesto di sobrietà ed è dotata di autocontrollo sebbene sia grintosa“.
La sigla A6 GCS stava per “Alfieri 6 cilindri, Ghisa, Corsa, Sport” e la vettura era caratterizzata da un lungo cofano motore e dell’abitacolo da 2 posti quasi posato sulle ruote posteriori. I montanti A invertiti della A6 GCS-53 non sono stati adottati, ma il loro effetto ottico è stato ricreato da una linea scolpita che inizia dal cofano per dissolversi verso la parte superiore delle porte, facendo apparire il parabrezza ancora più lungo.
Il frontale lungo e basso rappresenta un’evoluzione stilistica dei modelli Maserati contemporanei. La calandra integra delle alette verticali concave che sembrano essere sospese nell’aria. Le luci diurne a led DRL sono collegate da una brillante linea decorativa con un elemento stilistico al centro. I proiettori sono molto aggressivi: elementi LED al bi-xeno con una caratteristica ciglia all’interno. Lo stesso elemento decorativo è ripetuto nei doppi terminali di scarico.
Le luci posteriori sono tridimensionali con elementi rossi esterni e un gruppo centrale bianco all’interno. La loro forma segue armoniosamente la spalla posteriore dell’auto e, in combinazione con i condotti dell’aria sottostanti, dà origine a un impressionante posteriore in puro stile racing. I designer hanno introdotto una forma aerodinamica senza incisioni che integra con eleganza gli elementi decorativi unici, i rinnovati condotti dell’aria tripli sui parafanghi laterali. Una silhouette provocante che fa nascere il desiderio di toccare e accarezzare l’auto. I cerchi sono stati appositamente progettati per l’Alfieri, forgiati da un unico elemento in alluminio e hanno un diametro di 21″ al posteriore e 20″ all’anteriore e presentano raggi decorativi che ricordano i classici cerchi a raggi degli anni 50.
Se la forma è l’elemento dominante, colori e dettagli giocano un ruolo complementare. Per il prototipo del centesimo anniversario Maserati è stato scelto un colore metallizzato liquido chiamato “Steel Flair”. Una scelta che aggiunge un tocco raffinato, tecnologico e contemporaneo all’elegante forma dell’Alfieri: come un velo metallico su un corpo nudo. Il Maserati Blue è il colore dei raggi decorativi per i cerchi forgiati, delle pinze dei freni, della calandra, dei condotti dell’aria tripli, del diffusore posteriore e delle provocanti ciglia nei terminali di scarico, infine il blu è il colore della firma Alfieri replicata da un vecchio documento ufficiale Maserati e scolpita nel posteriore, nell’incavo della targa. Spoiler del paraurti anteriore e diffusore posteriore sono realizzati in fibra di carbonio con inserti in alluminio.
Nell’abitacolo 2+2 posti, semplicità e minimalismo sono i criteri che hanno ispirato i designer. La plancia sospesa si rifà concettualmente a quella della Maserati 5000GT. Il cockpit dal design pulito e ordinato a due tonalità circonda uno schermo TFT. La plancia strumenti presenta una configurazione classica con due strumenti indicatori principali separati da altri due più piccoli. Sul bordo di ognuno di essi è presente l’incisione in miniatura “Officine Maserati”.
Gli indicatori analogici sono sostituiti da display TFT che, nel modo di indicare la velocità e il regime del motore, traggono ispirazione dai menu delle moderne macchine fotografiche. A ruotare negli indicatori sono i numeri e non più le classiche lancette. La velocità e il regime effettivi sono visibili come sotto una lente di ingrandimento. Gli interni dell’Alfieri sono pervasi anche da una grintosa atmosfera racing. Il pavimento è rifinito con materiali che imitano l’acciaio ossidato, comunemente utilizzato sulle auto da corsa degli anni 50. I colori che dominano sono il Luna white e il Basalt blue scuro. Per i sedili, la plancia e la consolle centrale è utilizzata la pelle anilina Poltrona Frau che trasmette visivamente e al tatto sensazioni di grande naturalezza. Il rame evidenzia con discrezione le principali linee caratteristiche dell’auto, conferendo al suo ambiente futuristico un aspetto rétro.
Gli interni hanno una classica configurazione 2+2 con un vano bagagli open space. Gli schienali dei sedili posteriori presentano un particolare design allungato. Ben visibili dall’esterno, aggiungono un senso di dinamismo agli interni. Possono essere inclinati in avanti di 90° e servono a separare il vano bagagli.
Gli inserti nei profili dei sedili, la leva del cambio e l’orologio ovale sulla consolle centrale sono realizzati in un unico pezzo in alluminio fresato. Questi componenti sono rifiniti a mano e successivamente anodizzati in color rame naturale. Tutti gli altri componenti in alluminio, come i pedali, i paddle al volante del cambio e le razze del volante stesso sono lavorati a mano e anodizzati in colore Palladium. I sedili richiamano la tipica forma avvolgente di quelli delle auto da corsa degli anni 50, ma con un look futuristico e una struttura moderna. I poggiatesta sono semi integrati e i loro profili arcuati fungono da elementi strutturali del sedile. Il volante a tre razze e la corona al centro formano una scultura tridimensionale che sembra essere stata scolpita nella bottega di un artigiano. In effetti la lavorazione è completamente manuale, come quella di tutti i componenti dell’Alfieri. L’orologio ovale con quadrante rosso-blu si ispira ovviamente a un cronografo classico, incluse le due lancette più piccole.
L’Alfieri si basa sul telaio della GranTurismo MC Stradale con passo più corto di 24 centimetri. Le sue proporzioni sono quindi da vera supercar. L’Alfieri è lunga 4.590 mm, ha un passo di 2.700 mm, è larga 1.930 mm ed è alta 1.280 mm.
Sotto l’elegante scocca si nasconde la piattaforma cambio-differenziale della Maserati GranTurismo. La forza motrice dell’Alfieri è rappresentata dal motore V8 aspirato da 4,7 litri Made in Maranello che eroga 460 CV a 7.000 giri/min e 520 Nm a 4750 giri/min. Grazie alla speciale configurazione degli scarichi, il raffinato V8 produce un rombo mozzafiato.
Il cambio a 6 marce elettro-attuato (MC Shift) è montato insieme al differenziale posteriore a slittamento limitato ed è collegato al motore tramite un tubo di torsione rigido. Grazie al layout cambio-differenziale, l’Alfieri Maserati vanta una distribuzione ottimale del peso con una leggera predominanza al posteriore. Sono impiegati freni a disco carboceramici, ereditati direttamente dalla GranTurismo MC Stradale e combinati a pinze freno Brembo di colore blu.
Barbara Premoli