Da giovedì 27 febbraio a domenica 2 marzo la Formula 1 tornerà sul tracciato di Sakhir per affrontare l’ultimo test collettivo prima della partenza per il GP d’Australia, in programma il prossimo 16 marzo. Solo quattro giorni di lavoro in pista e tre settimane ci separano dal primo appuntamento stagionale, ma le problematiche da affrontare sono ancora numerose. In questa ultima uscita pre-stagione i team dovranno, oltre al lavoro di sviluppo, preparare le vetture anche in configurazione gara, ma fino a oggi manca un tassello fondamentale: cosa si fa con il 107%?
“Non per girare sempre il coltello nella piaga, ma a oggi ci sono ancora diversi punti oscuri, soprattutto alla luce di quanto visto in Bahrain la scorsa settimana”, commenta Gian Carlo Minardi www.minardi.it “Oltre al grande problema legato all’affidabilità non è stato preso in considerazione il famoso limite del 107%. Classifiche e tempi alla mano dell’ultima quattro giorni di prove, solo 14 vetture risulterebbero qualificate rispetto al miglior tempo segnato da Nico Rosberg”, prosegue il manager faentino.
A oggi, quindi, circa il 40% delle vetture non sarebbe qualificato. “Oltre al possibile disastro legato all’affidabilità bisognerebbe tenere in considerazione anche questo dato. Esistono le deroghe, è vero – come abbiamo visto nelle passate stagioni – ma bisogna aver segnato almeno nelle prove libere un tempo all’interno del 107%… La realtà di oggi è di vetture che fanno fatica a compiere consecutivamente una manciata di giri, oppure costrette a disattivare – cosa non così semplice – i sistemi di recupero di energia pur di coprire un numero significativo di chilometri, con la conseguenza però di perdere in prestazioni. Quest’anno il KERS equivale a 4 secondi sul tempo/giro, ovvero circa 90 CV”.
La safety car potrebbe quindi avere un ruolo importante. “Mi aspetto un uso sfrenato della vettura di sicurezza, legato soprattutto ai tempi d’intervento da parte dei soccorsi. Non dimentichiamoci che chi interviene per rimuovere la vettura, prima di iniziare le operazioni, deve aspettare l’accensione dei nuovi Led Verdi installati sulle vetture. Questo potrebbe far allungare le operazione e, di conseguenza, far entrare più spesso la safety-car”.
Nel post-Sakhir è prevista una nuova riunione per definire i regolamenti. “Dopo il Bahrain ci sarà un meeting in cui si parlerà anche della pazzia legata ai punteggi per l’ultima gara. A questo punto, credo sia necessario porre la dovuta attenzione anche sulla regolamentazione, ma non esclusione, del 107%”, conclude Minardi “Sottolineo regolamentazione e non esclusione perché avere in gara vetture con un gap tecnico così evidente renderebbe difficoltoso anche il lavoro per la direzione gara”.