Nel 2013, CITROËN ha proseguito la sua internazionalizzazione e avviato il rilancio con una crescita del 2,1 % delle vendite mondiali nel 2° semestre e un’accelerazione del 4,9 % nel 4° trimestre. Con vendite fuori Europa in rialzo del 14 %, la Marca ha compensato la flessione registrata in Europa, stabilizzando i volumi mondiali per l’anno (1.266.000 veicoli venduti). Questa performance è frutto di un’offensiva prodotto di grande successo, in particolare con i lanci internazionali di CITROËN C-Elysée e C4 L, due berline a tre volumi al centro delle aspettative dei mercati in forte crescita.
Altro punto di forza: la linea DS. Arricchita quest’anno con DS3 Cabrio e commercializzata come marca premium in Cina, questa linea si conferma un successo nel mondo con 410. 000 esemplari venduti dal lancio. Il 2013 è stato caratterizzato anche dalla commercializzazione di Nuova C4 Picasso e Nuova Grand C4 Picasso che, in appena qualche mese, hanno già superato gli obiettivi con 58.000 ordini.
Per Frédéric BANZET, Direttore Generale CITROËN: Al di là della nostra internazionalizzazione, le prestazioni della Marca nel 2013 confermano l’efficacia della nostra strategia prodotto. Innanzitutto con DS: un successo commerciale che rappresenta il ritorno dell’auto francese nel premium. La forza del posizionamento di questa linea di prodotti ci ha permesso di farne un brand in Cina, dove le vendite della DS5 prodotta a Shenzhen aumentano mese dopo mese. La scelta di elementi distintivi che differenzino: questo è quello che vogliamo proporre ai nostri clienti attraverso i prodotti della nostra gamma. Il rinnovamento della linea C è stato avviato nel 2013 con il lancio di Nuova C4 Picasso e Nuova Grand C4 Picasso, accolte con entusiasmo dai clienti e premiate dalla stampa internazionale con numerosi riconoscimenti. Nel 2014, la Marca evolverà ancora di più: tra qualche giorno presenteremo un nuovo modello, CITROËN C4 Cactus, vero e proprio manifesto della nuova fascia centrale della gamma. Appuntamento il prossimo 5 febbraio per iniziare una nuova pagina della storia della Marca».
Barbara Premoli