“I cipressi che a Bólgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar, Quasi in corsa giganti giovinetti Mi balzarono incontro e mi guardar”. Cosa c’entra la poesia “Davanti a San Guido” di Giosuè Carducci con la BMW X5? C’entra eccome, visto che proprio il Viale dei Cipressi, nel Comune di Castagneto Carducci, nel cuore della Maremma livornese, è stato uno dei tratti più suggestivi percorsi al volante della nuova X5.
Un lunghissimo rettilineo di 5 chilometri, chiuso su entrambi i lati dai fittissimi cipressi secolari, che taglia in due la campagna ricca di viti e ulivi. Un’emozione percorrerlo, specie su un’auto altrettanto carica di “storia”.
Attesissima, è arrivata a metà novembre: la terza generazione della BMW X5 (che va pronunciata rigorosamente “cinque” e non “five”) non è un restyling di un successo che dura dal 1999, bensì una vettura completamente nuova. In 14 anni, 1.300mila gli esemplari venduti in 140 Paesi, 55mila sul nostro mercato, numeri che ne fanno l’auto più diffusa del suo segmento. Un successo che va oltre le consuete logiche di mercato: pensate infatti che nel 2012, nonostante fosse a fine ciclo vita, della seconda generazione sono stati venduti 108mila esemplari, il 3,5% in più rispetto al 2011.
Capostipite dei modelli SAV, ovvero gli Sports Activity Vehicle, la X5 ha dato origine alla famiglia X, che rappresenta un terzo di tutte le vendite della Casa di Monaco di Baviera. Il segreto sta nella sigla, a quell’Activity che si contrappone a Utility, una stradale con un approccio off-road, primo modello con scocca portante abbinata a quattro ruote indipendenti.
Con la nuova X5, BMW alza nuovamente l’asticella, con nuovi parametri in termini di design muscoloso, versatilità, abitabilità e lusso negli interni, piacere di guida ed efficienza, equipaggiamenti innovativi, per soddisfare le esigenze più sofisticate e svariate. Tre versioni di allestimento e design per gli esterni – Business (accesso), Experience (uso più fuoristradistico) e Luxury (tinte bicromatiche e più lusso) – e due per gli interni – Pure Experience (tinte scure Mokka) e Pure Excellence (tinte chiare) – senza dimenticare, ovviamente, il pacchetto M Sport.
A livello estetico, l’appartenenza alla famiglia Serie X viene segnata dalla forma muscolosa del doppio rene BMW, dal triangolo composto da doppi proiettori circolari e luci fendinebbia, così come dalle linee che disegnano il paraurti formando una X. Il doppio rene della nuova BMW X5 è particolarmente largo e si estende fino ai gruppi ottici. E per la prima volta un modello Serie X presenta gli Air Curtain per ridurre la resistenza aerodinamica: le aperture verticali convogliano l’aria in entrata nella zona dei passaruota, formando una specie di cortina davanti alle ruote così da realizzare una fuoriuscita controllata dell’aria attraverso gli Air Breather delle fiancate. Il disegno delle fiancate e i passaruota posteriori bombati esprimono forza e sportività. Undici i colori disponibili, tra cui il nuovo met Sparkling Brown a effetto brillante.
Eleganza e spazio caratterizzano gli interni. L’architettura orizzontale delle superfici sovrapposte sottolinea la larghezza della plancia portastrumenti e la generosa abitabilità. La lavorazione tridimensionale delle superfici crea inoltre dei contrasti molto vivaci. Il design di luci d’ambiente incluso nel pacchetto d’illuminazione accentua ulteriormente l’unione estetica tra plancia portastrumenti e pannelli interni delle porte: unità a LED compongono una striscia luminosa che avvolge l’abitacolo e illumina ampie zone degli interni in blu, bianco o arancione. Ma l’ambiente esclusivo degli interni della nuova BMW X5 si distingue anche per la selezione dei materiali. La modanatura interna con il profilo cromato si estende lungo i pannelli interni delle porte anteriori e viene ripreso nei pannelli delle porte posteriori. Un altro tocco di esclusività lo crea il Control Display, montato a isola, del sistema di comando di serie iDrive, con lo schermo dalla misura fino a 10,25”.
La nuova BMW X5 ha di serie la trazione integrale intelligente BMW xDrive (tranne che sulla sDrive25d a trazione posteriore, disponibile da dicembre assieme ad altre due novità, la xDrive40d e la xDrive35i) e può essere completata con i pacchetti di sospensioni adattive Dynamic e Professional e con il Dynamic Performance Control, optional. Il pacchetto di sospensioni adattive Dynamic include inoltre la stabilizzazione attiva antirollío Dynamic Drive, per un aumento mirato delle caratteristiche sportive di handling. In più, è disponibile il pacchetto di sospensioni attive Comfort con l’ammortizzazione pneumatica dell’asse posteriore e il Dynamic Damper Control che incrementa il comfort di guida. Il Dynamic Damper Control, incluso anche nel pacchetto M Sport, offre l’ammortizzazione pneumatica dell’asse posteriore e una taratura speciale dell’assetto d’ispirazione particolarmente sportiva. Il pacchetto di sospensioni adattive Professional riunisce i contenuti dei pacchetti di sospensioni Comfort e Dynamic. Grazie a questa selezione vengono assicurati un netto aumento del comfort e la tipica sportività su misura delle vetture BMW.
La gamma di motorizzazioni comprende un V8 da 450 CV per la BMW X5 xDrive50i, un diesel sei cilindri in linea da 258 CV per la BMW X5 xDrive30d, un diesel sei cilindri in linea con tripla sovralimentazione da 381 CV per la X5 M50d (la versione M Performance BMW) tutti abbinati a cambio automatico a 8 rapporti ZF e, da dicembre, un diesel per la xDrive25d e sDrive 25d da 218 CV, un sei cilindri turbodiesel per la xDrive40d da 313 CV e un sei cilindri benzina da 306 CV per la xDrive35i, tutti Euro 6. Grazie al BMW EfficientDynamics, tutte le varianti combinano prestazioni di guida potenziate con un consumo di carburante e valori di Co2 ridotti. Il progresso realizzato nel campo dell’efficienza rispetto al modello precedente è il risultato del lightweight design intelligente e dell’aerodinamica ottimizzata che permette per esempio alla BMW X5 xDrive30d di avere un Cx di 0,31, mai raggiunto finora nella categoria di appartenenza.
L’offerta BMW ConnectedDrive è più ampia che mai, con innovativi sistemi di assistenza del guidatore, composta in parte da soluzioni esclusive BMW: il Driving Assistant con Lane Departure Warning e Avvertimento di presenza di persone e di rischio di tamponamento con funzione frenante, il Driving Assistant Plus che combina l’Active Cruise Control con funzione Stop & Go con il Driving Assistant e che verrà completato da un Assistente di guida autostradale in colonna, l’Active Protection con un Assistente di attenzione che analizza il comportamento di guida e propone eventualmente una sosta, la chiamata di soccorso avanzata, l’Adaptive Light Control, i proiettori adattivi LED e l’High Beam Assistant non abbagliante con BMW Night Vision e il Dynamic Light Spot, il BMW Head-Up Display, il BMW Park Assistant, lo Speed Limit Info, il Lane Change Warning, il Concierge Service e, in combinazione con il sistema di navigazione Professional, optional, il Real Time Traffic Information. Grazie all’integrazione dello smartphone o con la carta SIM integrata fissa nella vettura, BMW ConnectedDrive consente di accedere a numerosi servizi di mobilità e su base di Internet per applicazioni di ufficio mobile, per orientarsi meglio in viaggio e per godersi l’offerta d’infotainment.
Ma la X5 è anche molto funzionale, grazie allo schienale del divanetto posteriore ribaltabile e divisibile di serie nel rapporto 40:20:40, al volume di carico ampliabile da 650 a 1.870 litri e all’optional terza fila di sedili con due posti supplementari, che la trasforma da 5 a 7 posti. Nota dolente? La nuova X5 non è low cost, specie se si scorre il listino degli optional: il modello base con motore diesel parte infatti da 65.000 euro. Ma si tratta di una BMW X5, non di un’auto qualunque!
Nel corso della prova (campo-base Castagneto Carducci e Bolgheri), abbiamo guidato la X5 xDrive30d da 258 CV in versione Luxury, in tinta Saphirschwartz met con interni in pelle Dakota Ivory White/Ivory. Al primo impatto colpiscono spazio, materiali top, posizione di guida alta e ottima visibilità. Le dimensioni importanti non rappresentano un problema, neppure in manovra, grazie ai sensori di parcheggio (di serie) e alle telecamere che consentono di avere la visuale dall’alto della zona circostante.
Su strada, la nuova X5 conferma le qualità del modello che la precede: molto stabile, offre grande tenuta di strada e maneggevolezza e, su un tratto in cui abbiamo “osato” schiacciare un po’ il piede, il motore spinge con forza in un crescendo, trasmettendo grande sicurezza in qualunque fase di marcia, anche in sorpasso, facendo dimenticare dimensioni e peso.
Persino migliorato il comfort e ottimo l’isolamento acustico, anche quando abbiamo percorso tratti accidentati: premendo il tasto Comfort, la X5 assorbe meglio le asperità, rendendo la marcia piacevole e silenziosa anche in condizioni altrimenti fastidiose. Molto preciso lo sterzo ed efficaci e pronti i freni, con reazioni che, se non fosse per la posizione di guida alto, fanno dimenticare che non siamo alla guida di una berlina ma di un SAV. Fattore che non guasta, i consumi più che soddisfacenti, specie sfruttando la modalità “Ecopro”.
E la X5 conferma le sue qualità anche sugli sterrati, saggiate in un tratto studiato ad hoc da BMW per farci raggiungere una tenuta e un agriturismo tra i vigneti.
Della nuova X5 ci ha parlato in dettaglio Alessandro Toffanin, Product Communication Specialist BMW Italia.
Barbara Premoli
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