Novanta pitstop per rimanere i migliori. Così com’era accaduto nel 2012, anche quest’anno la Scuderia è stata la migliore in termini di tempo medio di realizzazione delle operazioni di cambio gomme. A dirlo non sono soltanto le statistiche ma anche un giudice indipendente come Sky Sport F1 che ha consegnato agli uomini di Diego Ioverno, responsabile delle Operazioni di Pista, il trofeo “Pit-Stop Challenge” che premia appunto il team che in media è stato il più veloce durante la stagione 2013.
“È un riconoscimento che ci fa molto piacere”, ha detto Ioverno a www.ferrari.com “perché premia il lavoro che abbiamo fatto non tanto come prestazione assoluta quanto come ripetitività, l’elemento più importante in questo ambito: non significa niente fare un pitstop sotto i due secondi se poi se ne fanno dieci sopra i tre. Il merito va condiviso anche con il resto della squadra perché dietro c’è anche il lavoro fatto per migliorare le attrezzature, i materiali e il disegno delle parti della vettura che vengono coinvolte durante la sostituzione degli pneumatici”.
Dei 90 pitstop effettuati soltanto 11 hanno richiesto un tempo superiore ai 3 secondi al verde, vale a dire allo spegnimento del semaforo con la vettura già a terra. In 5 di queste occasioni si sono verificati dei problemi fuori dalla norma, come il guasto al DRS di Alonso in Bahrain o le forature di Massa (Bahrain e Gran Bretagna), e una volta, in Cina al terzo pitstop di Fernando, il pit-stop si è svolto in modalità di sicurezza considerato il vantaggio che in quel momento il pilota spagnolo aveva sul suo più immediato inseguitore. Ben 53 volte le operazioni sono state completate in un tempo pari o inferiore ai 2”5, quello che può essere considerata la soglia fra un ottimo pit-stop ed uno ordinario. La miglior prestazione assoluta rimane l’1”95 fatto segnare in occasione della prima sosta di Alonso durante il GP del Giappone. Praticamente identico il tempo medio se si mettono a confronto i due piloti della Scuderia: Alonso ha fatto registrare 2”44 al verde e 2”75 in totale (compresa quindi la ripartenza dai box) mentre Massa ha un 2”49 al verde e un 2”76 complessivo.
La soddisfazione per veder riconosciuto il valore del proprio lavoro è stata comunque breve per i ragazzi del pitstop: una foto di rito sotto l’insolito sole di questo inizio di dicembre e poi tutti di nuovo impegnati all’interno dell’hangar della Logistica per una sessione di prove di cambio gomme: alla base di tutto non ci sono segreti particolari ma soltanto il lavoro di squadra.
Barbara Premoli