In occasione dell’inaugurazione della “Fernando Alonso Collection”, al Centro de Exposiciones Arte Canal di Madrid, Gian Carlo Minardi è stato ospite del campione spagnolo rivivendo insieme a lui gli inizi della sua memorabile carriera in Formula 1, avvenuta proprio grazie al manager faentino e al suo Minardi Team nel 2001.
Una collezione straordinaria di vetture, trofei e memorabilia sulla carriera del pilota spagnolo, ma anche un viaggio interattivo nella storia di Fernando. L’esposizione si compone di sei sezioni tematiche: “Km 0”, dove si parla dei primi passi di Alonso nel mondo dei motori; “La colección”, dove ci sono le monoposto con cui Fernando ha corso, sia di Formula 1 che di quelle minori; “Circuito Alo”, dove è possibile fare un viaggio interattivo nella carriera sportiva e nella vita di Fernando; “Start Your Engines!”, un’esperienza audiovisuale nella Formula 1, per condividere la passione che l’asturiano ha per questo sport; “F1 Experiences”, dove si scoprono i segreti sulle innovazioni tecnologiche che contrassegnano la massima competizione automobilistica; “275.000 km de emoción”, un video in cui il pilota della Ferrari ripercorre tutta la sua carriera. La mostra, organizzata dalla Fondazione Fernando Alonso e da Canal de Isabel II Gestión, costituisce l’embrione di quello che sarà il Museo Fernando Alonso, che aprirà a Oviedo.
“È una mostra veramente molto bella e una collezione sensazionale. Straordinaria l’intuizione da parte dei genitori di Fernando di conservare tutto il materiale sportivo, dai primi kart, tute, guanti e trofei. Vedere esposta la Minardi 2001 e la tuta con cui ha esordito in Formula 1 mi riporta con la mente a dei bellissimi ricordi. Devo fare i complimenti a tutti per l’organizzazione della mostra. È stata anche l’occasione per rivedere amici come Flavio e Stefano”, ha detto Gian Carlo Minardi.
Alla cerimonia inaugurale Fernando ha voluto accanto a sé non solo la sua famiglia e i suoi amici più cari ma anche tutti i team principal del suo cammino in Formula 1, da Gian Carlo Minardi a Flavio Briatore, da Martin Whitmarsh a Stefano Domenicali.