In perfetto stile Apocalypse Now, visto che siamo negli USA… O da Toro Scatenato, visto che guida una Red Bull… Ormai ci vuole il pallottoliere. O si fa prima a dire quello che gli manca, ovvero l’Ungheria, ma almeno per questa quest’anno niente da fare. Ovviamente stiamo parlando di Sebastian Vettel, che sul Circuit of the Americas era partito inseguendo l’ottava vittoria consecutiva nella stessa stagione e l’ha regolarmente portata a casa, come niente fosse. Altro record e via. Un GP che ha un significato particolare per il tedesco, che proprio negli USA, ma a Indianapolis, nel 2007 fece il suo debutto in F1.
Qui nel 2012 era arrivato secondo, quest’anno non gli bastava. E così salgono a 12 le vittorie stagionali (ne manca una al record 2001 di Schumacher e, guarda caso, c’è ancora il Brasile…), 38 in carriera, 10 i podii consecutivi. Sul podio con lui, Romain Grosjean e Mark Webber, ancora scottato per la delusione in qualifica e velocissimo a fuggire dal podio appena terminata l’intervista (al punto di non fermarsi neppure per una foto con Mario Andretti), specchio probabilmente della sua voglia di lasciare il prima possibile la F1.
Scattato subito in testa dalla pole, Vettel ha ceduto il comando a Grosjean solo in occasione del pitstop, per riprenderselo subito. Webber ha fatto meglio del solito alla partenza ma è stato subito passato all’esterno dalla Lotus di Grosjean e dalla Mercedes di Lewis Hamilton, che l’australiano ha superato nel giro 13, conquistando la terza posizione mantenuta fino al traguardo. Nelle fasi finali Webber si è avvicinato molto al francese della Lotus, ma ha dovuto accontentarsi della terza piazza, quasi sicuramente per via delle gomme ormai finite.
Quarto importante posto ai fini della classifica Costruttori per Hamilton, che ha chiuso davanti alla Ferrari di Fernando Alonso, che proprio nel giro conclusivo è riuscito a resistere all’attacco della Sauber di Nico Hulkenberg, superato subito dopo il pitstop, in occasione del quale lo spagnolo è riuscito a sopravanzare la McLaren di Perez.
Primi punti della carriera per il pilota della Williams Valtteri Bottas, 8°, che ha chiuso on a high un weekend davvero brillante, riuscendo a stare davanti alla Mercedes di Nico Rosberg, resistendo a diversi tentativi d’attacco. A chiudere la zona punti, Jenson Button, grazie a un sorpasso all’ultimo giro sulla Toro Rosso di Daniel Ricciardo. Solo 13° Felipe Massa, per il quale non ha funzionato nemmeno un cambio di strategia, su due soste, con l’ultimo stint di gara sulle medie. Delusione e anche sfortuna (e sicuramente tanta fatica…) per Heikki Kovalainen che ha perso terreno al via, ha dovuto fare una sosta extra per cambare l’ala anteriore e poi ha avuto problemi al KERS, chiudendo 15°.
Una gara che non passerà certo alla storia per i colpi di scena, se si eccettua la safety car al primo giro per l’uscita della Force India di Adrian Sutil, dopo un contatto con la Williams di Pastor Maldonado. Ma un GP che dà delle conferme: Grosjean continua a crescere, quello di oggi 6 podii quest’anno per il francese che dall’anno scorso è cambiato come il giorno e la notte, con 4 podii e un quarto posto nelle ultime 5 gare.
E crescono altri, tra cui Bottas e Gutierrez, supportati rispettivamente da una Williams e una Sauber molto competitive in questa fase finale di Campionato.
E di Vettel cosa si può dire? Come gli ha detto l’ingegnere via radio a due giri dalla fine “l’unico che può causarti problemi sei tu, be careful”. E lui come risposta ha fatto il giro più veloce in gara, 1.39.856, unico sotto il muro dell’1.40. Scavezzacollo fino alla fine, quindi, ma anche capace di dire via radio al team, appena passato il traguardo, parole cariche di emozione e maturità: “Sono così orgoglioso di voi, vi amo. Godiamoci questi momenti, questi giorni perché non dureranno per sempre”. E poi via di ennesimo burn-out!
Mentre il 26enne che non finisce di stupire parte per il Brasile con la soddisfazione di avere 107 punti in più dello scorso anno, la Ferrari si consola con quella di 66 gare a punti. E la speranza di poter ancora lottare per il secondo posto nel Costruttori. Oggi la Mercedes ha guadagnato altri 4 punti, portandosi a +15 (e la Lotus incalza), ma nell’ultimo GP tutto può succedere e, come ha detto Stefano Domenicali, si va a Interlagos per continuare a combattere. Ultimo pensiero per Webber: se tanto ci dà tanto, l’ultima vittoria prima di lasciare la Formula 1 se la può scordare… ma con questo Vettel mai dire mai! Certo che, se mai lo facesse, entrerebbe davvero nella Storia! Dei Grandi veri!
ULTIMA ORA: a fine gara a Jean-Eric Vergne i commissari hanno dato 20 secondi di penalità per la collisione con la Sauber di Esteban Gutierrez nell’ultimo giro. Il pilota della Toro Rosso scivola quindi dal 12° al 16° posto in classifica.
Barbara Premoli
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