La nebbia della sessione del mattino si è diradata e le temperature sul Circuit of the Americas sono velocemente salite, influendo in modo notevole sui riscontri cronometrici al termine del secondo turno di prove libere. Fernando Alonso, davanti a tutti nella prima ora e mezza, ha concluso la prima giornata del GP degli Stati Uniti ottenendo il 10° tempo, precedendo di due posizioni Felipe Massa. 33 i giri complessivi effettuati dal pilota spagnolo, 37 per Felipe.
I pochi giri percorsi nella sessione del mattino non hanno avuto ripercussioni sul programma di lavoro del turno pomeridiano. Sia Alonso sia Massa hanno iniziato la sessione utilizzando un set di hard. Otto le tornate percorse dallo spagnolo con questa mescola, concluse con il 6° tempo (1’38”827), mentre Massa ha coperto 11 giri con il miglior crono di 1’39”616.
Rientrate ai box, le due F138 hanno proseguito il consueto programma del venerdì pomeriggio, montando le medium per la simulazione di qualifica. I riscontri cronometrici sono stati di 1’38”461 per Alonso e 1’38”938 per Massa. Entrambi non sono riusciti ad abbassare i tempi come previsto, incontrando le maggiori difficoltà nel secondo settore del circuito. Negli ultimi 30 minuti si sono svolte le simulazioni di gara, che nel caso di Massa e Alonso sono state precedute da prove di pitstop e partenza. I riscontri cronometrici rilevati durante le prove di long-run sono stati buoni, soprattutto con le medie.
Fernando Alonso: “Oggi non ho avuto alcun problema a tornare in pista, la mia schiena sta bene e sono riuscito a girare come sempre. Rispetto all’anno scorso le condizioni dell’asfalto sembrano migliorate: alla prima edizione del GP era troppo nuovo e c’era un po’ di olio in pista, mentre ora c’è molto più grip. Secondo quelle che erano le aspettative oggi c’è stato molto poco degrado, normale conseguenza di una scelta ultra conservativa come quella operata qui ad Austin, dove la Pirelli ha portato pneumatici medium e hard. In generale non ci sono state grosse sorprese, ora aspettiamo di vedere come andrà domani e soprattutto domenica”.
Felipe Massa: “Quella di oggi è una giornata difficile da interpretare, perché al mattino abbiamo iniziato bene e sembrava che la pista si adattasse alle caratteristiche della nostra vettura, ma poi nel pomeriggio le cose sono cambiate e non siamo riusciti a registrare buoni tempi. Rispetto alle ultime gare la macchina è rimasta la stessa e per questo motivo non possiamo aspettarci una performance molto diversa, ma sicuramente è importante capire perché la vettura sia cambiata così tanto tra i due turni, anche perché rispetto allo scorso anno l’asfalto è migliorato molto e l’aderenza è aumentata notevolmente. Non credo che questo sia dipeso dall’innalzamento delle temperature, forse è il vento che non ci ha aiutato. Ora ci aspetta molto lavoro per cercare di migliorare per il prosieguo del weekend”.
Pat Fry: “A causa della nebbia questa mattina il tempo in pista nella prima sessione di prove è stato ridotto a mezz’ora e questo ci ha costretto a riorganizzare il programma, concentrandoci principalmente su prove aerodinamiche che hanno interessato ali anteriori e posteriori, allo scopo di trovare il bilanciamento ottimale. Nella seconda sessione, prima delle consuete prove di durata, abbiamo testato alcune soluzioni diverse a livello meccanico per completare il lavoro di definizione dell’assetto. Rispetto allo scorso anno la pista sembra migliorata e con ogni probabilità l’asfalto più abrasivo garantirà maggiore aderenza. Il degrado degli pneumatici rimane un’incognita da valutare con attenzione, soprattutto alla luce dei dati raccolti durante i long run. Come sempre sarà importantissimo fare la scelta migliore in termini di strategia e numero di pitstop per la gara”.
Barbara Premoli