Segnatevi questa data: aprile 2015! Ovvero tra poco meno di un anno e mezzo e finalmente anche in Italia ci sarà il parabrezza europeo! Vedo facce stupite. Domanda legittima: come è fatto il parabrezza europeo? Beh, è pulito, non ha pezzi di carta di vario colore e di foggia creativa che ingombrano il cristallo. Insomma, finalmente anche nel nostro Paese il vetro davanti non avrà rettangolini o cerchi di carta contenuti in custodie autoadesive di plastica. Nell’aprile del 2015 anche il tagliando dell’assicurazione che dovevamo applicare al vetro davanti andrà in pensione e farà compagnia al bollo, a quello che fino agli anni 70 era un cerchio allegramente colorato (cambiava tonalità ogni anno) poi si era trasformato in un tristissimo rettangolo di carda orlato di un funereo viola… ah tristezza burocratica dei 70! Tant’è, ora si chiude un’era che sta durando dalla prima motorizzazione italiana (sconcerto tra gli assicuratori: che cosa ti regaleranno, dopo?). Ci manca solo che chiuda l’inutile PRA e che l’ACI la pianti di succhiarci soldi, ultimo residuo di quello che fu il Parastato del passato e allora non riconosceremo più il nostro Stivale.
Però, in fondo, in fondo, mica ne abbiamo tanta di nostalgia per queste pratiche. Del bollo se ne ricordano in pochi, del tagliando dell’assicurazione lo spleen sarà minimo, anche perché, si dice, che già quattro milioni di italiani non sentono alcun trasporto verso le assicurazioni e le loro polizze di responsabilità civile. Però, si vocifera in ambienti informati, che la “dematerializzazione” (certo che semanticamente si poteva fare di meglio dottor Spock!) del tagliando contribuirà a scovare i truffatori e quelli che viaggiano senza assicurazione. Siamo felici di sapere che anche la pubblica amministrazione (ivi compresi polizia e carabinieri) ha scoperto la potenza dell’informatica e che abbia preso coscienza che la possibilità di incrociare informazioni contenute negli archivi elettronici può portare ottimi vantaggi (colpire al volo i soliti furbetti) oltre che enormi imbarazzi, leggi Snowden…
Peppino Fumagalli