Nico Rosberg ha vinto il GP del Brasile con una strategia a tre soste: il tedesco ha effettuato un primo stint con le P Zero Yellow soft e poi tre stint con le medie P Zero White. Rosberg è riuscito a tenere a bada il suo compagno di squadra Lewis Hamilton senza mai perdere il comando della gara. La temperatura della pista è rimasta calda, anche se più fresca rispetto ai 50°C avuti durante le qualifiche, e si è andata via via raffreddando, raggiungendo i 35°C, riducendo così i livelli di usura e degrado. Non si è concretizzato il rischio pioggia.
I primi tre piloti hanno tutti utilizzato una strategia a tre soste; varietà di strategie, invece, alle loro spalle. Il pilota più alto in classifica a effettuare due soste è stato Kimi Raikkonen, che ha usato la strategia per guadagnare posizioni e chiudere la gara al quarto posto, appena dietro il suo compagno di squadra Sebastian Vettel. Tutti i piloti hanno iniziato la gara con gomme morbide, a eccezione di Carlos Sainz e Pastor Maldonado. Il venezuelano ha completato un lungo stint sulle medie; ancor più lungo lo stint di Nico Hulkenberg sulla stessa mescola, alla fine della gara, a riprova delle diverse strategie messe in atto. Anche Daniel Ricciardo ha adottato una strategia alternativa per guadagnare 7 posizioni, passando dalla soft alla media al secondo giro.
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Con condizioni climatiche calde ma incerte, la strategia è stata un elemento chiave del GP del Brasile. L’approccio di Rosberg alla gestione delle gomme nel corso di tutto il fine settimana ha funzionato molto bene. Ci sono comunque stati piloti che hanno adottato una strategia a due soste. Abbiamo poi visto alcuni stint molto lunghi sulla mescola media che hanno aiutato a guadagnare posizioni in pista”.
La previsione: Pirelli aveva previsto che la strategia più veloce per i 71 giri del Brasile sarebbe stata a due soste: partenza con le soft, passaggio poi alle medie al 17° e al 44° giro. Rosberg (e Hamilton) ha optato per una strategia a tre soste soft-medium-medium-medium, fermandosi al giro 14, 34 e 49. Hamilton sì è fermato un giro più tardi del suo compagno di squadra, adottando la stessa strategia.
Redazione MotoriNoLimits