La presentazione, carica di emozione, ricordi, sorrisi e tanti vecchi amici, all’Autodromo il giovedì del GP d’Italia. Eravamo in tanti, tutti attorno a Tino Brambilla, protagonista indiscusso non solo del libro ma di una pagina di storia importante delle corse e di Monza, che si è commosso più volte ricordando quegli anni e ascoltando le parole dei colleghi Carlo Gaeta, Giorgio Terruzzi (sua la prefazione), Pino Allievi, dell’autore Walter Consonni.
Raccontare la vita, intensa, senza orari né pasti di un uomo da corsa. Una vita a due e quattro ruote, in pista e in officina, con le stesse mani che stringevano volanti e manubri dopo aver registrato bielle e pistoni. Un racconto lungo decenni che vede il protagonista Ernesto Brambilla, detto Tino, nascere e vivere a Monza, da sempre capitale dei motori. E lui ne è stato un fedele ambasciatore fin da quando, poco più che ragazzo, sfidava marciapiedi e balle di paglia in giro per un’Italia in piena rinascita. Divenuto adulto, eccolo sfidare sorte e rivali in decine di corse, da quelle nel suo Autodromo fino a quelle disputate sulla lontana pista di Buenos Aires, passando per i trionfi di Hockenheim e il terribile Tourist Trophy.
La sua storia si snoda in queste pagine, condite di foto inedite, attraverso un’intervista “particolare”, un discorso fra persone che si conoscono da sempre. L’autore Walter Consonni è nato e cresciuto nel mito dei fratelli Brambilla e anche lui, così come il fratello Peo, il pupillo di Tino, ha vissuto dal cortile di casa nel centro di Monza una vicenda umana e sportiva unica. Gare, prove, titoli, tragedie, MvAgusta e la Ferrari, l’ascesa del fratello Vittorio. Il ritiro dalle piste ma non dalle goliardate. Ma c’è molto altro in questo libro dove un uomo giunto al traguardo, parziale, degli ottanta, si guarda indietro e rivive con soddisfazione e serenità un’epoca unica. Dove correre poteva anche essere morire, ma soprattutto vincere.
Da leggere, assolutamente, per immergersi in quel mondo così lontano e così vicino. A presentazione finita, l’abbiamo detto a Giorgio e Stefano Nada: ci veniva il magone a lasciare Tino e quel mondo (ci sono tornati alla mente tutti i racconti di Michele Alboreto sulle avventure con Tino e Vittorio…) per varcare i tornelli e rientrare nel paddock 2015… Leggere queste 240 fa un gran bene e fa capire anche perché il pubblico si sia tanto allontanato dal mondo delle corse. Quell’atmosfera, quegli uomini, quei piloti forse non ci sono più, ma vivendoli si possono trovare utili spunti per riportare nello sport di oggi i loro valori, in pista e nella vita.
Barbara Premoli
Tino Brambilla Mi è sempre piaciuto vincere – di Walter Consonni – prefazione di Giorgio Terruzzi – Giorgio Nada Editore, 2015 – Testo in italiano – Tipo di copertina: rilegato – Pagine: 240 pp – Formato: cm 14×22 – Foto: COL e B/N – Prezzo: 25 euro (21,25 euro con sconto del 15% sul prezzo di copertina solo e acquistato direttamente online) – www.libreriadellautomobile.it