Nella splendida cornice della città di Gubbio e supportata da un tifo ‘calcistico’, la Citroën C3 Max ha debuttato nella 50° edizione del Trofeo Luigi Fagioli. La competizione si sviluppa in soli 4 km ma è considerata senza dubbio una delle più importanti gare nel panorama del campionato italiano. L’ormai esperto pilota e giornalista del sito Automoto.it Emiliano Perucca Orfei ha saputo adattarsi alla specialità in maniera ottimale sin dai primi chilometri, nonostante fosse al debutto con la C3 Max, fornendo al team di 2T Course & Reglage e alla Procar Motorsport precise indicazioni per migliorare la maneggevolezza e il set-up della vettura. Rispetto alle manche di ricognizione è stato migliorato il tempo di ben 6 secondi e Perucca Orfei ha potuto salire sul secondo gradino del podio nella categoria E1 classe fino a 1,6 Turbo in entrambe le manche disputate.
La piccola di casa Citroën ha suscitato grande interesse tra gli appassionati presenti ed è stata sicuramente l’attesa novità della gara eugubina. Preziosissimo è stato inoltre il supporto di Avon Tyres, che ha fornito una mescola di pneumatici altamente aderente (A50) che ha consentito a Emiliano di avere un immediato feeling già dai primi chilometri e ha contribuito al raggiungimento di questo eccellente risultato.
Emiliano Perucca Orfei: “Sono soddisfatissimo del risultato ottenuto ed era impossibile competere per il primo posto sia per la maggior esperienza del mio avversario sia per i 300 kg di maggior peso sulla nostra C3 Max dovuti ai limiti regolamentari imposti dal Campionato Italiano Turismo Endurance dove la vettura normalmente compete. La C3 Max è bellissima, maneggevole, sincera e performante ma per fare le salite avrebbe bisogno di un po’ di lavoro sull’assetto poiché, nonostante tutti gli interventi effettuati, eravamo ancora un po’ troppo rigidi. Ho trovato entusiasmante l’ambiente delle salite e penso di non aver mai visto tanta passione per un evento automobilistico, forse solo nel rally. Non sono poi abituato a firmare autografi ma devo ammettere che è piacevole e motivo d’orgoglio, nonostante non mi consideri un pilota”.
Redazione MotoriNoLimits