Oggi è stato il giorno dell’addio a Jules Bianchi, scomparso nella notte tra venerdì e sabato. I funerali si sono svolti nella cattedrale di Sainte Reparate di Nizza, nell’abbraccio della famiglia, degli amici e colleghi, del mondo del motorsport ma anche di migliaia di appassionati e tifosi, invitati dai genitori stessi di Jules a essere qui oggi. Durante la cerimonia, parole che non saranno dimenticate. Quelle del sacerdote “La morte di Jules è profondamente ingiusta, lui però è stato felice perché ha reso il suo sogno realtà. E’ stato un pilota di raro talento, ma anche un giovane uomo di statura morale tanto alta quanto la profondità della sua umiltà“, e quelle della famiglia: “Saremo forti fino alla fine, il tuo coraggio, la tua forza e dignità resteranno per sempre in noi. Qualunque cosa accada, se siamo tristi o avremo paura, sappiamo che tu sarai sempre lì. Saprai come proteggere i tuoi bambini, come ci chiamavi. La tua mancanza sarà un dolore immenso. Ma sappi che ti ameremo sempre, sempre“.
Fuori dalla cattedrale, due grandi ritratti del 25enne pilota della Marussia. Presenti moltissimi piloti di F1, tra cui Alain Prost, Jenson Button, Sebastian Vettel, Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Nico Hulkenberg, Romain Grosjean, Felipe Massa, Marcus Ericsson, Daniil Kvyat, Daniel Ricciardo, Pastor Maldonado, Jean-Eric Vergne, Pedro de la Rosa, Max Chilton, Roberto Merhi, e Adrian Sutil. Ma anche ex, come Olivier Panis e Alex Wurz. E gli amici della Ferrari Driver Academy Antonio Fuoco e Raffaele Marciello, con la Scuderia presente con Maurizio Arrivabene, Massimo Rivola, Luca Baldisserri e Alberto Antonini, oltre al presidente della FIA Jean Todt, con il figlio Nicolas, manager e amico di Jules, e il responsabile comunicazione della Federazione Matteo Bonciani. Tanti amici che hanno seguito con affetto Jules in questi anni, incluso l’ex-responsabile ufficio stampa F1 Ferrari Luca Colajanni e il suo fisioterapista e grande amico Andrea Ferrari.
Impossibile da dimenticare il momento in cui gli amici e colleghi hanno portato fuori dalla cattedrale la bara di Jules e l’hanno circondato poi come in un grande abbraccio. Le loro mani appoggiate in un’ultima carezza, il casco sulla cassa, i loro sguardi, Adrian Sutil che quella tragedia l’ha vissuta da pochi metri nello svolgersi, quel maledetto 5 ottobre… delle pugnalate. Chi li ha vissuti allora, ha rivisto oggi le immagini di 21 anni fa, i funerali di Senna, l’ultima vittima della F1 fino all’incidente del 5 ottobre 2014 a Suzuka. E pensare che venerdì tutti loro saranno in pista fa davvero concludere che sono esseri speciali… Nessuno pensava potesse succedere di nuovo ma, per quanto la FIA abbia fatto per la sicurezza, le corse saranno sempre pericolose, purtroppo.
Ora Jules è tornato a Montecarlo. E, dopo averlo salutato, molti piloti di F1 si sono riuniti per brindare alla vita del loro amico e collega. A rompere il silenzio sui social, Daniel Ricciardo che ha twittato delle immagini con un semplice messaggio: For Jules.
For Jules pic.twitter.com/8BJB6ngSen
— Daniel Ricciardo (@danielricciardo) 21 Luglio 2015
Difficile lasciarti andare, piccolo Jules, ma dicono che lo si debba fare. Cerca di non andare troppo lontano e di ricordarti ogni tanto di noi che siamo ancora qui e non smetteremo mai di volerti bene. Come ci ha detto il comune amico Olivier l’altra sera, “Non è giusto, ma è così. Possiamo essere contenti di essere stati suoi amici e di aver vissuto tante cose con lui“. Tutto vero, certo, ma quanto sembra fuori luogo dover pensare al GP d’Ungheria… #CiaoJules
Barbara Premoli
Jules, as we remember him. A Champion, leading from the front, with joy in his heart. #CiaoJules #JB17 pic.twitter.com/J3Mtoe8af7
— MERCEDES AMG F1 (@MercedesAMGF1) 21 Luglio 2015