Gran fermento in Formula 1, con la corsa a occupare gli ultimi sedili e altre novità regolamentari. Il team Sahara Force India ha ingaggiato Sergio Perez come compagno di squadra di Nico Hulkenberg. Difficilmente il messicano, scaricato a tempo di record dalla McLaren, partita forse con aspettative troppo elevate e che al suo posto ha preso Kevin Magnussen, sarebbe rimasto fuori dal Circus, visto che, indipendentemente dalle prestazioni, porta con sé una valigia di circa 15 milioni di euro in sponsorizzazioni.
Perso il posto in Force India, in favore di Nico Hulkenberg e Sergio Perez, dopo sei stagioni nel 2014 Adrian Sutil approda in Sauber. Come ha commentato Gian Carlo Minardi, “Si sta delineando un bel campionato e tutti pezzi stanno prendendo il loro posto. L’accordo Sutil-Sauber mi fa molto piacere in quanto significa che il team sta risolvendo, molto velocemente, tutti i suoi problemi. Stiamo parlando di un buon pilota con alle spalle sei anni di Formula 1. La sua esperienza farà certamente comodo a Peter Sauber. Ora rimaniamo in attesa di conoscere il suo compagno”. Per il sedile è ancora in pole position Sergey Sirotkin, anche se non dispone ancora della Superlicenza.
Intanto, per il 2014 è stata varata la “patente a punti”: chi riceverà 12 punti di penalità nell’arco di 12 mesi verrà squalificato per un GP; ogni volta in cui un pilota riceverà dei punti di penalità, gli verranno tolti 12 mesi dopo la loro imposizione, non al termine del campionato.
Come si legge: “In accordo con l’articolo 16.3 (che definisce le possibili penalità che può subire un pilota durante un evento), i commissari possono infliggere dei punti di penalità sulla Superlicenza di un pilota. Se un pilota accumulerà 12 punti di penalità, la sua licenza verrà sospesa per l’evento successivo, dopodichè questi gli verranno rimossi. I punti di penalità rimarranno sulla Superlicenza per un periodo di 12 mesi, dopo i quali verranno rimossi”.
Sanzioni più gravi inoltre per “unsafe release”: se una macchina verrà fatta ripartire in modo pericoloso dai box nel corso di una sessione di prove, i commissari potranno imporre una penalità in griglia; durante la gara, al pilota potrà essere comminato un drive through oppure 10 secondi di penalità sul tempo di fine gara; se la vettura in questione non terminerà la gara, verranno inflitte 10 posizioni di penalità sulla griglia di partenza del GP successivo.
Per quanto riguarda invece le penalità per la sostituzione del motore (che nel 2014 sarà molto complesso e composto da 6 diversi moduli: il vero e proprio motore a combustione interna, l’ERS-K, l’ERS-H, l’accumulatore di energia, il turbo e l’elettronica di controllo), ogni team potrà al massimo 5 esemplari di ciascuno di questi moduli. Al sesto, verranno inflitte 10 posizioni di penalità sulla griglia di partenza dell’evento successivo più altre 5 posizioni di penalità per ogni altra gara in cui verrà utilizzato un sesto elemento; lo stesso nel caso in cui venga utilizzato un settimo esemplare (e poi un ottavo, un nono, ecc); se un pilota si trovasse troppo indietro sulla griglia per poter scontare in pieno la sua penalità, pagherà le rimanenti posizioni sulla griglia di partenza dell’evento successivo. Inoltre se un pilota dovesse sostituire l’intera unità motrice sarà costretto a partire dalla corsia dei box. Finito? No. I cambi dal 2014 dovranno durare per sei gare consecutive e non più per cinque.
Insomma, prepariamoci spiritualmente: il Campionato 2014 sarà un rompicapo… solo per usare un eufemismo!
Barbara Premoli