Detto, fatto. Il 4 dicembre, il neo-rieletto presidente della FIA Jean Todt ha dato pieno potere a F1 Strategy Group e Formula One Commission per studiare misure per la F1. È bastata una riunione per portare a una serie di decisioni che entrano con effetto immediato nel Regolamento Sportivo. Ma andiamo per ordine ed esaminiamole una a una.
Cost cap. Dall’inizio del 2015 sarà introdotto un limite di costi. Verrà creato un gruppo di lavoro, costituito da rappresentanti della FIA, della FOM e dei team, per finalizzare i regolamenti sui limiti di costo, con approvazione entro la fine di giugno 2014. Non è stato specificato in che modo sarà strutturato questo budget cap, anche se precedenti proposte hanno incluso delle eccezioni per il marketing e gli ingaggi dei piloti. È da diversi anni che si discute di mettere un limite ai costi, con la maggior parte dei piccoli team che chiedono a gran voce che venga presa un’azione urgente. A suo tempo, l’allora presidente FIA Max Mosley tentò di introdurre un limite di 30 milioni di sterline per il 2010, poi portato a 40 milioni prima che venisse bocciato dai team.
Test Pirelli, 17-19 dicembre 2013. In seguito a una richiesta da parte di Pirelli in novembre, i team potranno effettuare dei test. La F1 Commission ha accettato per motivi di sicurezza di cambiare i regolamenti sportivi che proibivano i test fino al prossimo anno. Le squadre potranno quindi svolgere tre giorni di test sul circuito di Sakhir usando le monoposto 2013. Al test sono stati chiaramente invitati tutti i team, ma solo Red Bull, Mercedes, Ferrari, McLaren, Force India e Toro Rosso hanno accettato di partecipare.
Numeri dei piloti. Ai piloti sarà chiesto di scegliere il loro numero, tra il 2 e il 99, che useranno per tutta la durata della loro carriera in F1. Il numero 1 sarà riservato all’attuale Campione del Mondo, ammesso che decida di volerlo usare. Se più di un pilota sceglierà lo stesso numero, la priorità sarà data a quello che è si è piazzato meglio nel Campionato precedente.
Nuove penalità. È stato approvato il principio di una penalità di 5 secondi per piccole infrazioni. In che modo sarà applicata sarà discusso con i team di F1 e la norma sarà introdotta nella stagione 2014.
Punti ultimo GP. Dal 2014, per cercare di tener viva l’attenzione sul Campionato fino all’ultima gara, nell’ultimo GP della stagione saranno assegnati punti doppi sia per la classifica Piloti sia per quella Costruttori. Decisione che viene introdotta nel Regolamento Sportivo con effetto immediato.
Il vincitore dell’ultimo GP 2014, ad Abu Dhabi, si porterà a casa 50 punti, 36 il secondo classificato e così via fino al 10° posto. Se questo sistema fosse stato in vigore in passato, avrebbe cambiato l’esito dei Campionati 2012 e 2008, anni in cui i Titoli sono andati rispettivamente a Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Se a Interlagos fossero stati assegnati punti doppi, il secondo posto di Alonso a Interlagos gli avrebbe dato punti sufficienti per sopravanzare Vettel, mentre la vittoria di Massa nel GP del Brasile 2008 avrebbe impedito a Hamilton di diventare Campione.
Se su limite di costi, test pneumatici in Bahrain e nuove penalità c’è poco da obiettare (ammesso che le penalità vengano finalmente inflitte seguendo una linea logica e comune in tutti i GP), la questione dei numeri dei piloti, oltre a essere inutile, creerà ulteriore confusione in una F1 già molto confusa ultimamente… Si spera, almeno, che d’ora in poi i numeri siano maggiormente visibili!
Decisione-bomba e che ha scatenato subito discussione è invece quella sul punteggio doppio nell’ultima gara della stagione. Lo scopo è quello di tener vivo lo spettacolo fino alla fine? Forse sarebbe ora di chiamare le cose col loro nome, usando le parole corrette, visto che il vocabolario ne è ricco. Non tener vivo “lo spettacolo”, ma “l’audience” e quindi gli incassi. Il fatto che quest’anno Vettel abbia vinto in India, con ancora tre GP da disputare, ha chiaramente fatto calare gli ascolti dei GP di Abu Dhabi, USA e Brasile, con intuibili ripercussioni in termini di sponsor per le solite TV e il solito detentore dei diritti della F1. Quindi si tenta questo giochino, sperando in bene.
Certo che se le cose dovessero continuare ad andare come negli ultimi anni, la soluzione di raddoppiare i punti per movimentare le cose servirà a zero. A meno di ricorrere a regole tipo Monopoli o Gioco dell’Oca… Vettel o un altro sono dominanti? Pesca la carta, stai fermo due GP e agli altri punti doppi! Ah, magari solo a quelli simpatici. Beh, signori, se questa è la Formula 1 allora tanto vale guardarsi i vecchi GP in DVD o immergersi nei libri che fanno rivivere gli Uomini, le Macchine e i Team che hanno creato quello che era uno Sport e che adesso è solo ed esclusivamente business. Un business disposto a tutto pur di raccattare soldi e che non si ferma di fronte a niente. Non bastava correre in Bahrain, nel 2014 si corre anche a Soichi, Russia, Paesi dove i diritti umani sono calpestati ma ci sono i soldi.
A questo punto non ci resta che sperare che il prossimo anno il Campionato si chiuda a Monza, così ai grandi capi il giochino salta definitivamente e magari capiscono che, per risollevare la F1, renderla uno spettacolo interessante, accattivante e degno di questo nome occorre altro. Certi giochi offendono l’intelligenza degli appassionati, piloti e team che nella F1 ci credono ancora.
Barbara Premoli