Non poteva esserci un modo migliore per iniziare la stagione. I campioni del mondo della Ferrari AF Corse “Gimmi” Bruni e Toni Vilander si sono aggiudicati la prima gara della stagione 2015 del World Endurance Championship. E pensare che vincere la 6 Ore di Silverstone sembrava un’impresa dopo le qualifiche a dir poco difficili del sabato… Ma le gare Endurance sono belle anche per questo.
La corsa. Al via le cose si erano messe nel modo peggiore la Ferrari numero 51: “Gimmi” Bruni è stato praticamente costretto a fermarsi per evitare un prototipo finito di traverso sulla pista. Il pilota italiano ha così dovuto iniziare una rimonta dal fondo. Davanti dettavano legge le Aston Martin seguite dalle Porsche. Una bandiera gialla a ridosso dell’ora di gara ha scompaginato le carte: la vettura 71, con James Calado alla guida, si è fermata per il pit stop completo, con benzina, sostituzione gomme e cambio del pilota con Davide Rigon, mentre la 51 ha fatto solo un rabbocco di benzina. Circa 30 minuti dopo nuova bandiera gialla e a quel punto la 51 è rientrata per ripartire con Toni Vilander al volante. Al ritorno della bandiera verde a comandare il gruppo era così Rigon con la 458 Italia numero 71 davanti alla Porsche di Patrick Pilet e Frederic Makowiecki e a Vilander. Le Aston Martin, che si erano fermate in condizione di bandiera verde, si sono invece ritrovate ad inseguire. La vettura 71 però aveva spaiato la strategia e quindi poco dopo lo scoccare della seconda ora di gara Rigon si è fermato per lasciare nuovamente a Calado.
A metà gara la Porsche di Pilet comandava su Bruni, tornato al volante della 51, e Rigon che aveva appena appena ricevuto la 71 da Calado, ma poco dopo era costretta a fermarsi a causa di un problema lasciando via libera a “Gimmi” che con 2 ore e 50 minuti dal termine cedeva la vettura a Vilander. A quel punto il finlandese guidava con una manciata di decimi su Rigon e oltre 20 secondi sulla Porsche numero 91. Da quel momento la Ferrari 51 non ha più lasciato la prima posizione e nemmeno la rimonta della Porsche 91 di Christensen e Lietz ha dato fastidio ai campioni del mondo. La vettura tedesca è riuscita a scavalcare ai box la Ferrari 71 ma all’ultimo pit stop tutto è filato per il meglio e Bruni è tornato in pista con 13 secondi di vantaggio che sono stati gestiti al meglio fino alla bandiera a scacchi.
Nella classe GTE Am si è assistito ad una prestazione molto solida della Ferrari di AF Corse numero 83 che grazie a Emmanuel Collard, François Perrodo e Rui Aguas si è piazzata seconda dietro all’Aston Martin 98. La vettura numero 72 del team SMP Racing ha visto due belle prove di guida di Viktor Shaitar ed Alexey Basov e alcuni stint superlativi di Andrea Bertolini che, specialmente nel finale, è stato autore di una straordinaria rimonta che ha portato la Ferrari fino al terzo posto finale. La gara assoluta e andata all’Audi di Marcel Fassler, André Lotterer e Benoit Treluyer. Prossimo appuntamento tra due settimane a Spa-Francorchamps.