Conclusione deludente del GP della Cina, con un’unica monoposto motorizzata da Renault in zona punti. L’australiano della Infiniti Red Bull Racing Daniel Ricciardo termina 9° grazie a un’efficace rimonta, dopo un avvio complicato. La Scuderia Toro Rosso si classifica al 14° posto con Carlos Sainz.
Fatti salienti della gara:
- Al via Daniel Ricciardo non riesce a mantenere il 7° posto e retrocede in 17° posizione alla fine del primo giro. Nonostante un ritmo soddisfacente in gara, l’australiano si ritrova nel gruppo che ne rallenta la rimonta. Dopo due soste ai box, chude 9°.
- Daniil Kvyat si ritira al 16° giro per un problema di ICE.
- Max Verstappen, Scuderia Toro Rosso, è ancora protagonista di una bella gara, superando numerosi concorrenti durante il GP. Il giovane olandese è lanciato verso l’8° posizione ma è costretto a fermarsi sul rettilineo principale a 2 giri dalla fine, per un problema di ICE.
- Ottima partenza per il compagno di squadra Carlos Sainz che scivola indietro dopo un testacoda al secondo giro. A metà gara, lo spagnolo ha problemi con la trasmissione, con una perdita di potenza temporanea. Bloccato nel gruppo, Sainz non riesce a recuperare e arriva alla bandiera a scacchi in 14° posizione.
Rémi Taffin, Direttore Operazioni in pista: «Abbiamo avuto diversi problemi in Cina e non abbiamo potuto dare ai piloti il materiale necessario. Durante la sessione di qualifiche, Daniel ha avuto un problema sulla sua monoposto e abbiamo preferito sostituire, per precauzione, il motore a combustione interna. Abbiamo poi subìto due imprevedibili rotture motore durante il GP. Riteniamo si tratti dello stesso problema per Daniil [Kvyat] e Max [Verstappen]. Eppure, questa specifica tecnica ha girato in modo affidabile, al banco e in pista, per varie migliaia di chilometri: dobbiamo cercare di capire cosa sia successo. Questa settimana abbiamo previsto diverse sessioni di test al banco, che ci consentiranno di arrivare in buone condizioni in Bahrain».
Cyril Abiteboul, Direttore Generale: «Bisogna ammettere che non è stata una buona giornata per noi. Ci aspettavamo che il GP della Cina non fosse favorevole a livello di performance, ma non di avere problemi di affidabilità. L’introduzione anticipata di nuovi motori nelle prime corse ha avuto, purtroppo, l’effetto di riprodurre le anomalie della prima specifica tecnica. Si tratta di una sfida ulteriore con cui confrontarsi. Abbiamo già fatto il punto con Red Bull e Toro Rosso e il quadro è chiaro: analizzeremo le ragioni di tali rotture e accelereremo l’introduzione delle misure che consentiranno di ottenere un’affidabilità irreprensibile. A cinque giorni dal Bahreïn, sappiamo che Sakhir sarà un nuovo test per noi. Ma reagiremo per trovare soluzioni, come abbiamo saputo fare dopo Melbourne con la guidabilità, che oggi è al miglior livello dall’introduzione dei motori V6. Più la sfida è difficile da raccogliere e più la nostra motivazione deve essere solida».