In Qatar la Ducati ha confermato di essere tornata protagonista, scoprendosi nuovamente competitiva da quando l’ing. Gigi Dall’Igna ha lasciato Aprilia per approdare a Borgo Panigale alla fine del 2013. La nuova GP15 ha dimostrato di esser veloce non solo sul giro singolo, ma anche costante in gara, consentendo ai due Andrea (Dovizioso e Iannone) di salire sul podio. Duplice traguardo che ha fatto perdere subito alle Desmosedici della squadra ufficiale Ducati Team e di quella satellite Pramac Racing due litri di capacità dei loro serbatoi, passando immediatamente da 24 a 22 litri. Proprio ad Austin un anno fa, Dovizioso ottenne il suo primo podio in rosso.
Valentino Rossi è stato al centro dell’attenzione generale dopo aver colto la vittoria sotto i riflettori del Losail International Circuit. Potrà confermarsi e bissare il successo anche ad Austin? Il nove volte iridato ha ancora la stessa fame di 20 stagioni fa, quando iniziò a correre nel Campionato del Mondo. Ma il suo miglior risultato al COTA finora è un 6° posto nel 2013. Meglio sul circuito americano si è comportato il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, che scenderà in pista in cerca del riscatto, dopo aver concluso giù dal podio in Qatar a causa di un problema al casco che gli ostruiva la visuale.
Sarà chiamato a rifarsi anche il campione del mondo in carica Marc Marquez, solo 5° in Qatar dopo essere andato largo alla prima curva. Marquez può vantare un feeling speciale con la pista, avendo vinto in entrambe le edizioni finora disputate: oltre a detenere il record del circuito e della pole, sempre qui nel 2013 ottenne anche la sua prima vittoria nella classe regina. Assente il suo compagno di squadra Dani Pedrosa, di recente operato per risolvere i problemi all’avambraccio che gli hanno impedito di esprimersi al meglio: al suo posto nel team Repsol Honda vi sarà Hiroshi Aoyama, che correrà a Austin e in Argentina.
In Qatar abbiamo assistito anche al ritorno in MotoGP della Suzuki, non senza qualche difficoltà (come era prevedibile) rispetto ai rivali dopo quattro anni di assenza dalle competizioni. La GSX-RR non ha mai girato al COTA e sarà interessante vedere se Aleix Espargarò e Maverick Viñales sapranno prendere per mano il team Suzuki Ecstar e regalare le prime soddisfazioni alla casa di Hamamatsu.
L’avventura con il suo nuovo team CWM LCR Honda è iniziata bene per Cal Crutchlow, primo tra i piloti-satellite in Qatar davanti al connazionale Bradley Smith. Anche l’inglese del Monster Yamaha Tech3 si è sempre ben comportato sul COTA, ma stavolta dovrà guardarsi le spalle dal suo team-mate Pol Espargarò. Vorrà invece dimenticare la sfortunata esperienza dello scorso anno l’altro britannico Scott Redding, ora in sella alla Honda RC213V del team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS.
Sul versante ‘Open’, Hector Barbera è stato il pilota di punta della categoria a Losail: lo spagnolo (la cui Desmosedici del team Avintia Racing non verrà interessata dalla norma sulla capacità del carburante) è perfettamente conscio della battaglia che lo attende con il rivale tedesco dell’Athinà Forward Racing, Stefan Bradl. Dopo lo sfortunato debutto in MotoGP in Qatar, il rookie Jack Miller spera di rifarsi al COTA, dove lo scorso anno si aggiudicò la vittoria nella classe Moto3. Sicuramente alla ricerca di un gran risultato davanti al pubblico di casa Nicky Hayden, alla sua 200ª presenza nella classe regina MotoGP. Per le RS-GP del team Aprilia Racing Gresini si preannuncia un nuovo test weekend di test con Marco Melandri e Alvaro Bautista.
Redazione MotoriNoLimits
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