Tra una settimana (28-29 marzo) il tracciato malese di Sepang ospiterà il secondo appuntamento del Mondiale di F1. Sarà la 17° edizione del GP di Malesia, la cui “prima” risale al 1999 con vittoria di Eddie Irvine su Ferrari davanti a Michael Schumacher.
Certamente tutti i team avranno avuto modo di analizzare e studiare maniacalmente i dati raccolti durante il fine settimana inaugurale in Australia, con l’intento di apportare le dovute correzioni per migliorare le prestazioni delle monoposto e ottenere il miglior risultato sia in qualifica sia in gara. Sotto la lente d’ingrandimento finiscono anche strategie e il lavoro al pitstop. In casa Ferrari sarà stato oggetto di riunioni scrupolose per determinare la causa del problema alla ruota posteriore sinistra che ha portato al ritiro di Raikkonen al 40° giro.
La Ferrari e il pilota sono stati sollevati da eventuali penalizzazioni (da scontare nel gran premio successivo) poiché il DS Massimo Rivola ha dimostrato che l’origine del problema derivava da un’errata manovra nel rilascio della frizione da parte di Kimi. Si è creato un contraccolpo sulla ruota, mentre il meccanico era in azione sulla gomma, provocando il grippaggio del filetto del porta-mozzo e impedendo la sostituzione della gomma vecchia. Di fatto la vettura non era più conforme al regolamento sportivo. Corretta quindi la decisione di fermare subito Kimi. Le immagini televisive si sono soffermate a lungo all’interno del box riprendendo il DS Rivola, il meccanico Ferrari e il Commissario FIA Kristensen intenti a discutere su quanto accaduto. C’è da supporre che la spiegazione di Rivola, ottimo conoscitore dei regolamenti che già in altre occasioni ha evitato penalità alla Ferrari, sia stata determinante a far cadere la possibile “responsabilità del Concorrente” per motivi tecnici, che avrebbe penalizzato il finlandese in Malesia.
A tal proposito rammento cosa dice il regolamento e il rischio di penalità a cui è stato sottratto il pilota.
ART. 23.12
a) Sarà responsabilità del concorrente lasciare ripartire la propria vettura dal proprio garage o postazione pitstop solo qualora ciò possa avvenire in sicurezza. Il concorrente dovrà, inoltre, dare modo di stabilire chiaramente, dalla vista frontale della vettura, quando la vettura in questione sia stata rilasciata.
b) laddove si ritenga che una vettura è stata rilasciata in assenza di sicurezza durante una qualsiasi sessione di prova, i commissari potranno far retrocedere il relativo pilota di tante posizioni in griglia quante riterranno appropriate.
Personalmente non ho mai condiviso questo punto del regolamento poiché non tiene conto dei due campionati: Piloti e Costruttori. Non vedo perché, per un eventuale errore del team, debba essere penalizzato anche il driver che ha già pagato in pista le conseguenza. Avrebbe più senso infliggere una giusta penalità solo sulla classifica “Costruttori”.