Il Mondiale 2015 riparte da dove si era concluso quello del 2014 e dai tempi visti nei test, ovvero con le Mercedes di Nico Rosberg e Lewis Hamilton che hanno staccato tutti. Il tedesco ha battuto il compagno di squadra di un decimo esatto, con un tempo di 1.27.697 (vs 1.27.797), dopo essere passato alle soft. Rosberg era scivolato in terza posizione sulle medie quando le due Ferrari di Sebastian Vettel (1.28.412) e Kimi Raikkonen (1.28.842), sulle soft, avevano fatto il primo e secondo tempo. Ma a circa metà sessione, Nico ha fatto il tempo sulle soft, battendo Vettel di 0.715s.
Hamilton ha tentato di recuperare ma, nonostante il miglior tempo della sessione nel settore centrale dell’Albert Park, non è riuscito a sopravanzare il compagno di squadra.
Ottimo inizio per la Ferrari, con Vettel e Raikkonen che hanno mantenuto il 3° e 4° posto, con il finlandese a poco più di 7 decimi da Seb ma che ha ammesso via radio che il suo non era stato un buon giro.
Quinta la Williams di Valtteri Bottas, a 1.568s dal leader, mentre non Felipe Massa non ha potuto girare nella seconda sessione per via di una perdita idraulica. Una sola macchina in pista anche per la RBR, visto che sulla RB11 di Daniel Ricciardo si è resa necessaria la sostituzione del motore. Sesto, invece, il compagno di squadra Daniil Kvyat, ma a 2.319s da Rosberg e che ha preceduto di pochissimo il deb Carlos Sainz, protagonista di un testacoda alla curva 15 a mezz’ora dalla fine della sessione ma autore di una bella prestazione anche nella prima ora e mezza.
Ottavo e 9° tempo per le Lotus di Pastor Maldonado e Romain Grosjean. Anche per loro dei fuoripista, Maldonado largo all’uscita della curva 15 e Grosjean nella ghiaia alla curva 3. A completare la top 10 la Force India di Nico Hulkenberg, a 2.776s dal leader.
Prima apparizione del weekend in questa seconda sessione per la Sauber, che ha saltato la prima per via della questione legale con Giedo van der Garde. Felipe Nasr e Marcus Ericsson sono stato i primi due piloti a scendere in pista nel pomeriggio, con il brasiliano 11° davanti alla Force India di Sergio Perez. Problemi invece per Ericsson, che ha sentito qualcosa di strano in uscita dall’ultima curva: sospettando un problema alla sospensione, con il team che gli diceva che probabilmente era passato su un detrito, non è riuscito a tornare in pista.
Giornata da archiviare in fretta per Jenson Button e Kevin Magnussen (Fernando non si è perso niente, almeno finora…) che hanno dovuto limitare la percorrenza per gli ormai noti problemi che affliggono la McLaren-Honda. Il danese, che come noto sostituisce Fernando Alonso in questo GP, è uscito alla curva 6 nel corso del quinto giro dopo aver perso il posteriore, finendo nella ghiaia e riportando danni notevoli alla MP4-30. Per il pilota nessun danno, ma l’incidente ha comportato una sospensione di una decina di minuti per recuperare la macchina. Button ha chiuso 13°, a 3.690s dal leader, davanti alla Toro Rosso di Toro Rosso di Max Verstappen, che ha fatto solo 6 run per un problema alla batteria.
Solo 16 i piloti che hanno fatto un tempo, tutti tranne Massa e Ricciardo e per i problemi detto, e Robert Merhi e Will Stevens, con la Manor che non ha preso parte alla sessione. Il team continua a lavorare per reinstallare il software necessario per il funzionamento delle monoposto e che sarebbe stato cancellato quando i computer dovevano essere messi all’asta con tutti gli altri beni. Ma la realtà è che il team serviva a far numero ed è a Melbourne con la monoposto 2014 raffazzonata in qualche modo e con un muso posticcio… Ma la farsa evidentemente sta bene a tutti.
Barbara Premoli
Formula One Australian Grand Prix 2015 FP1
Formula One Australian Grand Prix 2015 FP2