Il prossimo appuntamento sarà tra 15 giorni, con il primo Gran Premio della stagione, a Melbourne. Con la giornata di ieri, domenica 1° marzo, è andato in archivio anche il quarto e ultimo giorno di test collettivo, chiudendo di fatto la sessione invernale. Dopo aver giocato a nascondino, la Mercedes ha dato un primo assaggio del suo reale potenziale sbaragliando la concorrenza con il miglior crono di Nico Rosberg (1’22”792) segnato il penultimo giorno con la soft. Cosa succederà con la supersoft? Sono quasi certo che questa macchina abbia il potenziale per scendere sotto il muro del 1’22”.
I tedeschi sono ancora una volta su un altro pianeta. Lewis e Nico faranno un campionato a sé, ma con una variabile importante. Se l’anno scorso potevamo contare su un’affidabilità non perfetta, quest’anno potremo non avere neanche questo appiglio, considerando i tantissimi km macinati nei 12 giorni di test. Ora si tratta di andare a Melbourne e capire chi sarà la seconda e terza forza. A questo punto fare delle gerarchie non è facile poiché non sappiamo il carico di benzina a bordo.
Con un ritardo di 1” abbiamo la Williams di Massa e Bottas che hanno chiuso il lavoro con il miglior crono di giornata. Dietro di loro, in una forbice di 2-3 decimi, troviamo la Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. La Force India mi ha colpito molto. Considerando che la nuova macchina ha visto la luce solo negli ultimi tre giorni, Hulkenberg e Perez hanno potuto mettere insieme la bellezza di quasi 1.700 km, a dimostrazione che la VJM08-Mercedes è assembrata bene. Niente male anche la Lotus nonostante il botto di domenica di Maldonado causato da un problema ai freni. Sabato però Grosjean ha fatto diversi long run, così come la Sauber, che ha sorpreso per numero di km percorsi e per le prestazioni. Felipe Nasr ha chiuso la giornata con ulteriori 159 giri, mettendo insieme il maggior numero di km della 4 giorni (ben 2537 km). Un buon segnale anche per il propulsore di Maranello.
Arriviamo comunque in Australia con diverse incognite. La Red Bull non ci ha ancora fatto vedere il suo reale potenziale, mentre la Toro Rosso coi giovanissimi Verstappen-Sainz Jr. ha messo insieme ulteriori 2.000 km.