Con l’appuntamento sul tracciato di Barcellona, BhaiTech Racing, il reparto corse dell’Advanced Vehicle Science Centre con sede a Mestrino e inaugurato poco più di un anno fa da Pastor Maldonado, ha messo in bacheca il primo Titolo conquistando l’International GT Open con due McLaren MP4-12C. Assieme al Titolo Team è arrivato anche il successo tra i Piloti con Giorgio Pantano. Il padovano, al debutto in un Campionato GT, ha messo tutti gli avversari alle sue spalle.
“Conquistare il titolo team e piloti al debutto nel Campionato GT non è male come biglietto da visita. Per noi e per alcuni dei nostri ingegneri era uno scenario completamente nuovo”, commenta il presidente Bhaitech Ferdinando Bada. “Abbiamo commesso anche degli errori, ma siamo stati bravi a crescere gara dopo gara. La vittoria assoluta di Monza è stata l’apice della stagione, insieme naturalmente agli ultimi chilometri di gara-2 al Montmelò. Alla fine abbiamo meritato questa vittoria”.
E’ stato un successo anche per il “virtuale”. Nel vostro Quartier Generale BhaiTech avete un simulatore e un software di ultima generazione. Quanto si avvicina oggi il virtuale alla realtà?
Siamo attorno al 95%. E’ un riferimento che arriva confrontando i dati in pista della Dallara GP2.
Il simulatore vi permette di effettuare prove indoor, senza dover trasferire tutto il materiale in pista, risparmiando tempo e denaro, dando la possibilità ai piloti di esercitarsi sulle piste e allo staff di effettuare prove di sviluppo. In termini economici, quant’è il risparmio per un team?
Parliamo di una spesa inferiore almeno di ¼ tra giornata in pista e una prova al simulatore. Inoltre c’è il vantaggio di poter girare liberamente continuando a perfezionare i dettagli, come la frenata, o effettuare prove di set-up. Tutto quello che si fa in pista si può fare tranquillamente con il simulatore e il software di modellazione. Abbiamo avuto dei piacevoli confronti con piloti che, dopo 3/4 giornate da noi, hanno migliorato notevolmente i loro risultai in pista in un campionato selettivo come la GP2.
Restando nel campionato cadetto alla F1, quest’anno siete stati impegnati al fianco del team Racing Engineering
Come BhaiTech abbiamo dato un supporto tecnico al team Racing Engineering sia per quanto riguarda il simulatore sia con dei nostri ingegneri di pista. Abbiamo raccolto numerose soddisfazione chiudendo la stagione con il titolo GP2. Un altro grande successo che si unisce ai due titoli nel GT Open.
In ottica 2014, quali sono i vostri programmi racing?
In questo momento abbiamo due opzioni: GT Open e FIA GT. Nell’arco di un mese dovremmo avere il nostro programma definitivo, in quanto stiamo aspettando la conferma da parte di un importante sponsor. Per noi il FIA GT sarebbe la scelta principale, in quanto più tecnico, ma ovviamente vogliamo sentire le esigenze dei nostri partner.
La situazione economica mondiale non è certo delle migliori. Qual è la difficoltà principale che un team, o aziende come le vostre, incontra oggi?
L’economia mondiale è in crisi e mancano le giuste risorse per sostenere lo Sport. Per Sport intendo a 360° non solo il motorsport. Oggi assistiamo alla difficoltà anche per Sport semi amatoriali – piccole squadre di calcio che fanno la felicità di comunità locali non riescono a reperire neppure i 10-15.000 euro necessari per la stagione sportiva – figuriamoci per il motorsport i cui i budget sono ben maggiori. Francamente ci si aspetterebbe più attenzione da parte delle istituzioni per un comparto che coinvolge milioni di lavoratori; solo nel motorsport operano oltre 150.000 addetti. Invece anche recenti interventi legislativi – Governo Monti – hanno ulteriormente ristretto le possibilità di sponsorizzazione da parte delle aziende con conseguenze esponenziali sulla diminuzione delle risorse destinate allo sport.
Quest’anno l’Advanced Vehicle Science Centre BhaiTech ha festeggiato il primo anniversario. Quali sono gli obiettivi per i prossimi anni?
Il nostro principale obiettivo è collaborare a stretto contatto con le Case automobilistiche. E’ chiaro che devi dimostrare chi sei e cosa sai fare. Noi siamo ancora molto giovani, ma stiamo compiendo importanti passi. Abbiamo una bellissima collaborazione e un ottimo rapporto con McLaren F1. E’ il nostro partner più importante a livello tecnologico. Probabilmente la “Famiglia F1” il prossimo anno si allargherà ulteriormente. Sono molto fiducioso.
In passato siete stati impegnati direttamente con un vostro team sia in F.3000 che in GP2, conquistando vittorie e titoli. C’è una possibilità di un ritorno tra le Formule?
Non escludiamo niente. Nell’arco di un mese dovremo avere il programma definito e fare i nostri annunci. Il capitolo Formule non è certamente chiuso.
… cosa vi ha spinti ad abbandonare quella strada per puntare verso le Competizioni GT?
Non c’è stato un episodio in particolare. Solo la voglia di trovare nuovi stimoli. Dopo tanti anni tra le Formule, mi entusiasmavano le ruote coperte. Anche se non siamo impegnati con un nostro team, continuiamo a lavorare sulle monoposto attraverso il simulatore, strumento che dà un grande aiuto in quanto il pilota ha la possibilità di crescere e migliorare. In un campionato come la GP2, parliamo di differenze di millesimi di secondo. Per questo i dettagli diventano l’arma vincente. Attraverso la simulazione possiamo osservare le gesta del pilota, capire i suoi errori e aiutarlo a crescere.
Barbara Premoli