Oggi, 17 novembre, è la Giornata Mondiale delle Vittime della Strada, istituita nel 1995 per volere delle Nazioni Unite. A Mortara, la manifestazione delle croci. Non sappiamo se vi sia mai capitato di assistere a una di queste manifestazioni, a noi sì, qualche anno fa, in Piazza della Loggia a Brescia. Una cosa che non lascia indifferenti e che serve da monito perché nessuno possa mai dimenticare o sottovalutare la fondamentale importanza della sicurezza sulle strade e di tutte quelle tragedie che portano dolore in tante famiglie.
Il tema della sicurezza stradale non va mai dimenticato e a tutti fa bene essere sensibilizzati su questo tema di grande attualità. Proprio in questi giorni in Parlamento si discute infatti la proposta di introdurre il reato di “omicidio stradale”, per il quale si stanno ancora raccogliendo le firme sul sito www.omicidiostradale.it e che chiede che chi uccide, mettendosi alla guida senza esserne in condizioni (drogato e/o in stato di ebbrezza), riceva una condanna adeguata al danno (morte o lesioni gravi) che ha provocato con il suo comportamento irresponsabile. Se rubi 100 euro o una bicicletta c’è un processo per direttissima e condanna a 1 anno e 6 mesi. Chi invece uccide un ragazzo di 17 anni, invadendo la sua corsia e investendolo in pieno perché si è messo alla guida positivo alla cannabis e con un tasso alcolemico che supera di 3 volte il limite di legge (aver bevuto 15 birre o 2 bottiglie di vino), non solo non verrà arrestato subito, ma in carcere non ci andrà mai. Una pena “equa” per il danno provocato e “certa” rappresenta un atto di “prevenzione, serve da deterrente e rende un minimo di giustizia a chi ha perso la vita per il comportamento criminale di un guidatore che si è messo alla guida non essendo in condizione di farlo. Una legge che aiuterà a salvare vite umane sulle nostre strade e a rendere giustizia alle vittime e ai familiari.
Alla giornata mondiale per le vittime della strada partecipa anche la FIA, secondo le cui stime ogni giorno perdono la vita 3.400 persone in seguito a incidenti stradali. Milioni di vite che avrebbero potuto essere salvate con la prevenzione. Come ha detto il presidente FIA Jean Todt: “Questa è una giornata per fermarsi e per ricordare chi perde la vita ogni anno sulle strade di tutto il mondo e i familiari coinvolti in questo fìdramma. È importante che la comunità internazionale per la sicurezza stradale sia unita e rafforzi il suo impegno per sostenere questa causa che purtroppo non ha ancora l’attenzione che merita”.
In questa giornata vale la pena ricordarci, tutti, che ogni volta che ci mettiamo alla guida abbiamo tra le mani un’arma: evitare distrazioni di ogni genere e soprattutto alcool e droghe significa responsabilità, verso gli altri e noi stessi. Una cosa da ricordare ogni giorno.
Barbara Premoli