Studia, ci dicevano da bambini, perché senza laurea non si va da nessuna parte. Quanto questo sia ancora vero nel mondo del lavoro è ancora tutto da stabilire. Anzi, secondo l’Annuario Statistico dell’Istat relativo al 2013, tra i giovani disoccupati under 30 i laureati erano più numerosi dei diplomati. Almeno per un aspetto, però, i nostri genitori avevano ragione: la guida. Sembra infatti che i laureati siano guidatori migliori e più virtuosi rispetto ai diplomati, sebbene non possano permettersi auto particolarmente lussuose.
Questo è quanto emerso da un’indagine realizzata dall’Osservatorio SuperMoney (www.supermoney.eu/) per la quale sono state considerate le comparazioni di RC auto effettuate dagli utenti negli ultimi 12 mesi. Nella fascia d’età 18-30 anni, ogni guidatore laureato ha effettuato in media 0,12 sinistri, contro lo 0,16 di un diplomato. Differenza che si mantiene nella fascia 31-45 anni, dove i laureati sono rimasti coinvolti in 0,19 incidenti, i diplomati in 0,21. Ciò significa che un laureato tra i 18 e i 30 anni fa circa un incidente ogni 8 anni, mentre un diplomato uno ogni 6. Con il passare degli anni aumenta la frequenza dei sinistri, ma la differenza tra laureati e diplomati rimane: dopo i 45 anni i primi rimangono coinvolti in un incidente ogni 5 anni, i secondi ogni 4.
“Il fatto che per essere prudenti alla guida ‘serva una laurea’ è indicativo di quanto la cultura e l’informazione siano la chiave per il miglioramento in ogni campo”, commenta Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney. “Bene quindi investire sui giovani, magari promuovendo programmi educativi ad hoc nelle scuole, così da formare adulti responsabili e prudenti”.
Stesso discorso per la classe di merito: dai dati SuperMoney emerge che la classe media per i giovani laureati tra i 18 e i 30 anni si attesta intorno alla 5°, mentre per i diplomati è la 6°. Per spezzare una lancia a favore dei diplomati va però detto che tale differenza si attenua progressivamente fino a livellarsi quasi completamente, cosa che accade anche per il numero di sinistri.
Per quanto riguarda invece i modelli di auto, sia i laureati sia i diplomati optano per lo più per utilitarie, complice forse la crisi economica. Tra i giovani nella fascia 18-30 anni, il 20,2% preferisce una Lancia Ypsilon, il 18,4% una tradizionale Fiat Punto, il 13,2% la Ford Fiesta e il 10,4% predilige la Fiat Panda. Preferenze simili si riscontrano anche nella fascia 31-45 anni, con il 21,9% di utenti che dichiara di possedere una Fiat Punto, il 14% una Fiat Panda e l’11% una Ford Focus.
“I laureati sembrano essere più virtuosi dei diplomati alla guida”, conclude Manfredi. “Il livello di prudenza e attenzione alla guida, in Italia, è però ancora troppo basso. Tra il 2006 e il 2011 i guidatori italiani sono risultati i peggiori a livello europeo per guida in stato di ebbrezza, secondo quanto emerso da una ricerca realizzata nell’ambito del progetto Druid. Questo è un punto su cui sarebbe bene riflettere”.
Redazione MotoriNoLimits