Tra i circuiti legati alla nuova generazione, il tracciato di Austin è senza alcun dubbio quello più interessante per le sue caratteristiche tecniche. Quest’anno si attendono temperature sotto la media stagione e la scelta Pirelli di portare hard e medium potrebbe creare problemi a qualche team, Ferrari compresa. Stiamo assistendo a una bella lotta tra i costruttori con la Scuderia di Maranello impegnata a raggiungere la Mercedes e la Lotus pronta a tentare il colpaccio e scavalcare il Cavallino. L’uscita di scena di Kimi – ha fatto bene a farsi operare per non compromettere anche la prossima stagione – ma soprattutto la scelta Lotus potrebbero rendere difficile la rincorsa al terzo posto.
Non da meno la lotta per il quinto posto tra McLaren e Force India. Fino a qualche GP fa il team che nelle ultime due uscite ha conquistato la bellezza di 15 punti. Ora il gap è di soli 18 lunghezze, quindi ancora tutto può succedere. Il cambio Perez-Magnussen potrebbe destabilizzare la serenità del team in favore della scuderia del magnate indiano Vijay Mallya.
Austin sarà un weekend da bollino rosso per il traffico nei retro-box in previsione non solo 2014, ma anche in ottica 2015, come ci fanno intuire le novità delle ultime ore. Era da tempo che non assistevamo a un mercato così attivo e, forse, anche un po’ pazzo, figlio di certi regolamenti. Ma andiamo con ordine…
In casa Lotus, dopo aver sondato il terreno per Maldonado, Hulkenberg e Schumacher, hanno puntato su Kovalainen lasciando parcheggiato nel box il loro terzo pilota Valsecchi. Una scelta che deve far certamente riflettere tutti, soprattutto quei ragazzi che si accingono a firmare dei contratti da terzo pilota, senza avere garanzie. I dirigenti Lotus hanno preferito un pilota certamente con dei GP sulle spalle ma fermo da un po’ di tempo, piuttosto che scommettere su un giovane che ha lavorato con loro un anno dimostrando di saper andare forte. La colpa però l’attribuisco a questi regolamenti, veramente demenziali che non permettono a questi giovani di mettersi in evidenza e di fare esperienza. Scelta che certamente non condivido e che mi lascia alquanto deluso.
In casa McLaren arriverà invece Magnussen, al posto di Perez. Il messicano è stato più volte criticato, ma onestamente ha fatto bene mettendo alla frusta anche Jenson Button. Credo che questa scelta vada letta più in ottica 2015 (collaborazione Honda) che una bocciatura per Perez.
A questo punto ci saranno molte trattativa dietro le quinte. Abbiamo due piloti come Perez e Maldonado a piedi che possono contare su appoggi milionari. Pastor ha messo nel suo mirino il sedile Lotus, così come Perez, che potrebbe guardare anche in casa Force India e Sauber, tutto questo a discapito di “Hulk”, il quale potrebbe restare attaccato al sedile della Sauber con la collaborazione della Ferrari.
Ci aspettano quindi due GP caldi per formare il puzzle della prossima stagione. Intanto, per prepararci al weekend di Austin, un giro di pista con il terzo pilota della Toro Rosso Sebastien Buemi.